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Il modello democratico di Grillo terrorizza le caste

Creato il 10 maggio 2012 da Controcorrente

Il modello democratico di Grillo  terrorizza le caste

A.Mazzoleni arte 

Mi sono chiesto,pur non essendo “grillino”, alla luce dei risultati elettorali, cosa davvero spaventi tutti gli anti-Grillo .Intanto mi pare occorra raggrupparli in due tipologie:

-quelli che monopolizzano oggi il potere e  si sono strutturati in caste ,- i cittadini,  giornalisti ecc.,  tifosi  di una linea o di un partito in buona o cattiva fede.

Un dato li accomuna : la grande paura del cambiamento, patologia più radicata ed evidente nelle persone anziane per cui  la conservazione dell’esistente, pur quasi sempre mal tollerato, è sempre più  gradita e meno angosciante di un  cambiamento radicale.E’ chiaro che, a prescindere dai limiti dei grillini, è proprio il metodo ed il modello “rivoluzionario”  di democrazia dal basso  e di riappropriazione da parte dei cittadini della politica ,che spaventa .

Soprattutto  le caste ed i partitoni, che siedono da una vita sugli scranni, occupando ogni settore del potere, sono comprensibilmente terrorizzate dall’idea che altri ,semplici cittadini  li detronizzino o li controllino  costantemente  nel loro agire e nelle loro scelte più importanti.La loro brama di  onnipotenza ,dunque di  eternità, i  loro fragili equilibri e schemi rassicuranti costruiti nel tempo,  siano essi  costituiti da denaro ,posizione di prestigio, privilegi  o semplicemente sicurezze e certezze  mentali e psichiche raggiunte durante la loro esistenza verrebbero spazzate via in un istante e dovrebbero tornare a mettersi in discussione, al servizio degli altri insomma , dovrebbero appunto… cambiare .Molti  semplici cittadini invece  non hanno ancora del tutto realizzato che  i Grillini siamo in fondo noi cittadini.Chiunque, pur in un quadro di idee base condiviso, potrebbe cioè proporsi all’interno del movimento,con le loro competenze a costruire insieme  una politica e società diversa attiva e partecipata.  Questa  mi pare la grande  innovazione per certi versi "rivoluzionaria" ideata dai 5 stelle. Grillo ed i grillini  propongono in definitiva , ai cittadini, la possibilità di partecipare e decidere alla vita politica del nostro paese attraverso il proprio impegno diretto.

Chiamasi democrazia dal basso e controllo dal basso utilizzando la rete. Un modello che la sinistra,quella vera dovrebbe imitare far proprio,perfezionare non avversare.


Credo infatti sia possibile, anche attraverso le nuove tecnologie, dare una grossa spinta per ripristinare la democrazia oggi sospesa , garantendo nel contempo anche la qualità. Basterebbe strutturare la comunicazione in rete con una selezione democratica, realizzata attraverso un voto dagli stessi cittadini a maggioranza, delle migliori proposte ed analisi sparse nei vari gruppi di discussione per portarli in un contenitore posto al vertice della scala , con possibilità ovviamente di essere sempre democraticamente cambiato nel tempo. In altri termini si tratta di organizzare e strutturare meglio il processo democratico di discussione e confronto in rete. E’ in parte lo stesso principio e meccanismo che ,per quanto ancora perfezionabile, rappresenta una delle idee nuove di Grillo . Abbinare il tutto con collegamenti diretti alle tv chiuderebbe il cerchio di un nuovo modello informativo serio e non fazioso ed asservito al potere come quello attuale.Naturalmente questo non basta , occorre potenziare la scuola pubblica riformarla e soprattutto agire nella sfera economica e politica in un contesto di crisi epocale come quella in atto . Ma questa è storia che sarebbe troppo lungo analizzare qui.

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