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Il Momento del Risveglio di Nicola Fossati

Creato il 24 aprile 2013 da Nasreen @SognandoLeggend

Nicola Fossati

Capitan Salgari

Nicola Fossati è nato nell’agosto del 1981. Dopo una serie di spostamenti familiari che lo hanno portato in diverse parti della penisola, attualmente vive a Monticelli Brusati, in Franciacorta. Dopo il diploma di liceo scientifico e durante gli studi universitari, presso la facoltà di Beni Culturali, ha iniziato a scrivere riversando ogni giorno di più le sue energie in questo settore. Da più di dieci anni, seguendo gli interessi dei genitori, si è dedicato allo studio e alla pratica di diverse discipline riguardanti lo sviluppo personale, pur mantenendo le sue attività di giocatore di basket e di informatore scientifico per la Bemer Italia. Il suo primo romanzo, Il Momento del Risveglio (Lampi di stampa), racchiude in una cornice fantasy-avventurosa le esperienze vissute a contatto diretto con gli sciamani ed i maestri sufi.

Sito: http://www.nicolafossati.it/sito/

 

Il Corsaro NeroTitolo: Il Momento del Risveglio
Autore: Nicola Fossati
Serie: //
Edito da: Lampi di stampa (Collana: Narrativa e poesia)
Prezzo: 20,00 € 
Genere:  Fantasy, Avventura
Pagine: 619 p.
Votohttp://i249.photobucket.com/albums/gg203/nasreen4444/SognandoLeggendo/5Astelle.png
Il Momento del Risveglio di Nicola Fossati Il Momento del Risveglio di Nicola Fossati Il Momento del Risveglio di Nicola Fossati 

Trama: L’esistenza di ciascun individuo è segnata da una serie di attimi, frangenti, situazioni che si verificano in sequenza durante il proprio cammino, talvolta senza lasciare particolari tracce. Tra questi eventi c’è però un’occasione “straordinaria” che si presenta una sola volta nella vita. Un’epifania in cui ogni barriera e limitazione creata dai timori, dalle inquietudini e dalle sofferenze si sgretola, lasciandoci liberi di vivere pienamente… questo è il momento del risveglio! Può avvenire in un istante, in un lampo, infondendoci la forza, la sicurezza e la tranquillità per affrontare qualsiasi cosa. Tutto ciò accade a Sidney, il personaggio principale del romanzo. Il giovane, suo malgrado, si troverà immerso in un’avventura che lo porterà a conoscersi, a crescere, conducendolo al definitivo risveglio. L’incontro con alcune figure, gli intensi combattimenti, le scelte critiche lo spingeranno in questo percorso di consapevolezza. Pur mantenendo alcuni canoni della letteratura fantastica, che si manifestano attraverso numerosi personaggi e colpi di scena, Il Momento del Risveglio comprende molti riferimenti alla mitologia e al folklore mondiali. Alchimia, Cabala, Numerologia, Enneagramma, tradizioni Sufi e Sciamaniche si fondono in un’ambientazione medievale, richiedendo così differenti approcci di lettura.

Recensione
di Johannes de Silentio

Il Momento del Risveglio è un romanzo decisamente originale. L’opera prima di Nicola Fissati si configura infatti come una commistione tra una “fiaba spirituale” e un romanzo di formazione costruito coi topoi del genere fantasy. Confesso che il titolo e la sinossi del libro non mi avevano convinto, in quanto un “risveglio” che avvenga una sola volta nella vita sarebbe soltanto un’esperienza mistica destinata a svanire così come è venuta. Fortunatamente, però, già nei primi capitoli l’autore dimostra di avere spalle larghe e intelletto fine, e di essere consapevole che la “liberazione” non è un’esperienza prodotta da qualche cosa in particolare, visto che ogni cosa è un richiamo a sentire e avvertire l’apertura all’Incondizionato. E, non a caso, i momenti in cui il protagonista Sidney si fonde con la Natura, percependola come un prolungamento di se stesso, hanno quasi il sapore dell’effusione panica.

Il Corsaro Nero

Ma veniamo alla trama: l’azione ha luogo nella regione fantastica dell’Intissar, e precisamente nei pressi del Castello del Garden, nel villaggio di Agen. Qui, alla vigilia della festa del Beltain, troviamo un gruppo di giovani amici e soldati: Sidney, Diener e Kira. Il primo, a differenza degli altri due, non si distingue certo per eleganza nel campo di addestramento. Per il loro impegno, Diener e Kira sono infatti diventati in breve tempo generali, mentre l’insolente e indolente Sidney sembra eccellere solo nell’arte di attirare guai. La testardaggine del ragazzo gli costerà presto molto cara, perché oltre alla minaccia di espulsione dall’esercito, Sidney perderà il rispetto della stessa Kira, con la quale aveva una storia. Eppure, per quanto neghittoso, riottoso e insolente, Sidney maneggia e padroneggia la spada come pochi. Abilità rimarcata dal suo stesso maestro d’armi, Arch, il quale è solito ripetergli:

Vedo in te due persone, quella che sei e quella che dovresti essere… quando questi due individui si incontreranno, ne uscirà un guerriero leggendario!

Lo scapestrato Sid è dotato di una sensibilità latente che lo accompagna sin da bambino, quando «aveva smesso di guardare e aveva cominciato ad osservare». Il suo amore per la natura e la sua venerazione per le stelle, accompagnate ad un grande intuito e a delle timide capacità divinatorie, fanno di lui un ragazzo “speciale”.

La vita metterà ben presto alla prova le sue capacità: un giorno sopraggiunge un esercito di mercenari, che propone un’alleanza all’esercito del Garden. Nonostante il presagio nefasto di Sidney, il comandante dei mercenari Arkan otterrà la fiducia di Brandano, il generale del Consiglio del Garden. Sid inizierà ad avere delle visioni, mentre una minacciosa figura oscura gli apparirà in sogno… 

E se tutti avessero ragione, fu il pensiero di Sidney. Se tutto dipendesse da me… allora davvero nulla sarebbe accaduto per caso!

Pirati

Senza rivelare troppo della trama (davvero ricca di colpi di scena!), possiamo anticipare che a Sidney spetterà il compito di liberare l’Intissar dagli invasori e, città dopo città – Agen, Quincino, Melitea – incontrerà sul suo cammino tanti personaggi, fra cui diverse donne. Donne che, personalmente, ho visto come figure esogame dell’archetipo femminile. Se la giovane Miriam sarà per lui come una sorella minore, Amaya sarà la donna da amare, proteggere e venerare al contempo, rappresentando per molti versi la fusione stessa con Madre Natura. E l’incontro con Amaya non sarà casuale: la giovane ragazza sarà “la chiave” per accedere alla conoscenza, per scoprire quale segreto è realmente custodito nel castello del Garden e per venire a capo dei veri piani del comandante Arkan… e del legame di questi col lugubre negromante Aleister.

Hai incontrato e protetto Amaya, facevi già parte dell’esercito del Garden, sei in grado di brandire le Leggendarie, sai evocare gli Spiriti di Natura… Sidney, le coincidenze non esistono!

A parlare è Scireem, il governatore di Bard, nonché il personaggio grazie al quale Sidney scoprirà di essere “Lo Smeraldo”, il predestinato di cui parlano i miti e le leggende: nelle sue armi magiche, l’ascia Earthquake e le spade Starlight e Xantia, sono racchiuse le forze della Natura e gli Spiriti della terra, dell’acqua e del fuoco (Toques, Verneya e Yelo).

«Tutto ciò che ci circonda, tutte le nostre vite e l’esistenza di ogni essere è retto dalla Natura», affermò Scireem. «Lei governa ogni aspetto. Lei ci protegge, consentendoci di vivere in armonia e di poter godere dei suoi doni… ma come ogni cosa non vive in eterno. Ha bisogno di essere curata e trattata con riguardo»

Siamo solo a metà romanzo (e di più non svelo!), ma si sappia che se la prima metà dell’opera tratta di una presa di coscienza, la conclusione del libro è una vera e propria sublimazione!

La Folgore

Il Momento del Risveglio mi fa venire in mente l’assunto di molti autori spirituali, per i quali siamo tutti principi e principesse (ovvero siamo già “liberi”), solo che l’abbiamo dimenticato. Analogamente, il fatto che il tesoro più prezioso sia custodito proprio al castello del Garden, dove Sidney è cresciuto, mi sembra una metafora abbastanza eloquente (dai testi più antichi fino a quelli di Tao Yuan, Rabindranath Tagore e Alan Watts, solo per citare alcuni autori contemporanei, c’è una lunga tradizione in tal senso). Mentre leggevo il romanzo, pensavo al fatto che il termine tibetano per “meditazione” (“gom”) rimanda letteralmente a un “naturale familiarizzarsi” con se stessi; vale a dire che per conoscere la verità su di sé e sulla natura non occorre ricorrere ad artifici (o mezzi artificiali), e non a caso le armi di Sidney sono in realtà dei simboli naturali.

Per concludere, lo stile dell’opera non è impeccabile, specie nei dialoghi ma, nondimeno, il linguaggio utilizzato ha una certa eleganza. Giunto in pochi mesi alla sua 3a edizione, questo romanzo edito da Lampi di stampa (filiale della Longanesi) merita molta attenzione, in quanto la vicenda narrata veicola una grande pregnanza contenutistica. Il mito di Andras e Igin narrato a un certo punto da Scireem, ad esempio, strizza l’occhio a molti miti orientali; così come lo stesso nome Scireem sembra rimandare al latino “scire”, sapere. Quattro stelle e mezzo su cinque è il mio voto.
 

Il Momento del Risveglio di Nicola Fossati

Autore articolo: Johannes de Silentio


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