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Il momento più buio della gestione Benitez

Creato il 26 gennaio 2014 da Vesuviolive

Se guardiamo alle spalle delle ultime due giornate di campionato, riusciamo a vedere il percorso di una squadra che è in crescita, che sa emozionare e che può lottare per lo scudetto, ma si evince anche un altro dato, quello che si trova a vivere il Napoli adesso è senza dubbio il momento più buio della gestione Benitez. Sono stati smarriti punti importanti ma la squadra merita ancora tutto il sostegno del suo pubblico il campionato è ancora lungo e avrà modo di riscattarsi. Tuttonapoli.net fornisce un resoconto del percorso del Napoli sotto la guida di questo nuovo timoniere ed è tutt’altro che negativo. Il momento è complesso, sicuramente il più difficile dell’era Benitez. Pochi dubbi sul fatto che i pareggi con Bologna e Chievo complichino maledettamente il cammino degli azzurri per la corsa al secondo posto e la difesa del terzo. A gennaio è forse prematuro fare bilanci, con ancora un girone di ritorno da giocare e tanti punti ancora in palio. Va detto, inoltre, che il rendimento azzurro sia in Champions (12 punti) che campionato (44) non è da marchiare come pessimo, nonostante lo scudetto sia un miraggio e la qualificazione agli ottavi sia sfumata in una maniera assurda. Con il punteggio attuale, ad esempio, gli azzurri sarebbero stati ad un punto dal primo posto nel 2012 e soltanto 4 nel 2013. Piena corsa scudetto, quindi. Premesso questo, non si può nascondere una crisi di risultati che per il potenziale mostrato nella prima fase della stagione crea un senso di delusione immane e tra i tifosi la parola “fallimento” viene ormai utilizzata quotidianamente e, forse, abusata. Benitez fu chiaro ad inizio anno “Il sostegno dei tifosi è stupendo, ma spero che siano al nostro fianco anche nei momenti difficili, quando ne avremo davvero bisogno”. Ecco, le parole del tecnico spagnolo sono perfette per questo periodo complesso, nel quale il sostegno della tifoseria può essere decisivo per rialzarsi, con ancora tanti obiettivi da giocarsi sul campo. Gli alibi per questo momento negativo, in realtà, ci sarebbero (dall’arbitraggio assurdo di Bologna ai tre pali colpiti ieri) ma una squadra che ha ormai la fisionomia di una potenza del nostro calcio non può e non deve nemmeno considerarli. Le lacune della rosa partenopea sono chiare, ed al momento il mercato ha regalato solo un Jorginho che sarà sicuramente prezioso (ieri lo si è già intravisto) ma non basterà a risolvere i tanti problemi che affliggono oggi gli azzurri. A prescindere da quanto si riuscirà a concludere in questi ultimi giorni di trattative, comunque, una cosa va lasciata chiara: il Napoli visto da settembre a dicembre, sia in Italia che in Europa, ha tutte le potenzialità per puntare a soffiare il secondo posto alla Roma e giocarsi fino in fondo Coppa Italia ed Europa League. Gli ultimi risultati negativi non devono condizionare quanto resta di una stagione che può regalare ancora grandi soddisfazioni ad una piazza affamata di successi. Serve una reazione immediata, e questa settimana (tra mercato, Coppa Italia e campionato) offre la possibilità di metterla in atto. E chissà che i pareggi con Bologna e Chievo non possano servire ad accelerare qualche trattativa già avviata nei giorni scorsi. Una speranza, un’ipotesi forse fuori luogo. Ma per rialzare la testa, forse, servirebbe anche questo.


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