Il coinvolgimento nella catena della memeizzazione ha avuto diversi effetti collaterali. Primo, mi ha spinto ad aggiornare il blog più frequentemente. Secondo, mi ha portato a riflettere sui libri che ho letto, non solo nel 2010, e su quelli che avrei voluto rileggere.
Il monaco, celeberrimo romanzo di Lewis, è uno dei testi che merita senza dubbio una rilettura anche a distanza di anni.
Matthew Gregory Lewis scrisse questo romanzo (titolo orginale: The monk) a vent’anni e dichiarò di aver impiegato solo dieci settimane a completare l’opera che forse rappresenta l’archetipo del romanzo gotico. Probabilmente si tratta solo di millanterie, e la composizione di una struttura narrativa così complessa e ricca di citazioni richiese molto più tempo.
Lewis nasce a Londra nel 1775 in una ricca famiglia proprietaria di vaste tenute in Giamaica. Ebbe un’educazione letteraria complessa e cosmopolita: di certo il soggiorno a Weimar, in Germania, fu determinante nella scelta e nella elaborazione del modello del romanzo gotico.
In breve, questa la trama de "Il monaco": Ambrosio è il superiore dei Cappuccini di Madrid ed è considerato, per la sua intransigenza e la sua incorruttibilità, un modello di santità. La fede di Ambrosio viene messa alla prova quando scopre che il suo confratello prediletto, Rosario, è in realtà una donna, di nome Matilda.
Vinto dalla lussuria, Ambrosio cede alla passione e intreccia una relazione carnale con Matilda. Ma il gorgo del peccato lo trascina, e dopo Matilda sarà la volta di un'altra donna, Antonia. Ma la concupita oppone resistenza alle profferte di Ambrosio e questi decide di ricorrere alla stregoneria, anche grazie alla complicità di Matilda. Nottetempo si introduce nella casa di Antonia e riesce a stuprarla. Colto in flagrante dalla madre della vittima, Elvira, Ambrosio uccide la testimone e decide di chiudere Antonia in una cripta, accessibile solo a lui.
Dopo varie vicessitudini, la caduta di Ambrosio si conclude con la cattura da parte dell’inquisizione e con la condanna a morte. Ma poche ore prima che la sentenza venga eseguita, Il diavolo in persona lo aiuta ad evadere. Triste consolazione: Satana rivela al monaco un’ultima, terribile verità e lo condanna a una morte ben più feroce rispetto a quella che gli era stata riservata dalla inquisizione.
Poche parole per descrivere questo capolavoro della Letteratura inglese. Lewis ci consegna un’opera dalla carica dirompente e distruttiva, in cui una forza incontrollabile, freatica e sensuale disgrega totalmente i pilastri morali e religiosi della nostra società. Come a dire che in questo mondo, nessun luogo, che sia basilica, chiesa, o convento, è al sicuro dalla minaccia delle forze oscure che albergano in ognuno di noi.
Una lettura imprescindibile.
Tra l'altro, dal romanzo è stato tratto un film, per la regia di Ado Kyrou, con Franco Nero. Qui sotto, la locandina (tratta dal bellissimo sito cinemedioevo):