I PREPARATIVI Ti ricordo che la mia partecipazione non era stata lanciata così, a caso. Sono orgoglioso di dire che ci ho messo la faccia, il cuore e ... le gambe.Se ti avevo già reso partecipe del mio intento di diffondere i temi di Expo Milano 2015 utilizzando il Buon Appetito (vai a L'appetito vien correndo (e augurandolo)), forse non ti ho detto esplicitamente quanto ci tenessi alla buona riuscita dell'intera manifestazione. Ho infatti seguito passo-passo l'intera iniziativa, con un unico rammarico: probabilmente avrei potuto far parte dei volontari, dando una mano vera e propria. Ma sul blog, sui social e in giro nel mondo reale mi sono dato da fare, cercando di aiutare a divulgare e far conoscere quello straordinario successo che poi è stato Il mondo a tavola.Con il senno di poi, quel successo si sarebbe già potuto intuire dal giorno prima quando, con un boom di vendite impressionante, i biglietti per i posti a tavola finirono all'incirca a mezzogiorno, lasciando 24 ore di potenziali commensali last-minute a mangiarsi le mani e chiedere a sé stessi perché non si erano attivati precedentemente.
Commensali o meno, la tarda sera del primo giugno il Corso Europa a Rho era invaso per una
volta da persone, non da veicoli. Tutti lì, sotto la minaccia di vicini lampi e tuoni mai concretizzatisi in pioggia, ad assistere e fare il tifo per chi in pochissimo tempo aveva già posizionato le centinaia di tavoli, panche, transenne e ora procedeva agli ultimi ritocchi.Nemmeno il tempo di dormire e veniva stesa la tovaglia di più di 2 km in qualcosa come mezz'ora. Alle 7,07 infatti veniva dato l'annuncio ufficiale della buona riuscita dell'operazione tramite social.Il più era fatto. Bisognava "solo" montare la decina di sovrappassi, organizzarsi per il pranzo, far ufficializzare il record e dare il via alle danze.PRIMA DEL PRIMO Arrivo abbastanza presto lungo la tavolata e la strada è piena di pedoni e ciclisti, famiglie e gruppi, rhodensi e non. Con grande stupore, mi accorgo che alcuni sono già seduti a tavola a chiacchierare, farsi selfie o mettersi in posa. I sovrappassi sono diventati soprattutto un luogo perfetto per scattare foto al lungo serpentone di tela. Gli organizzatori e i volontari sono sempre in movimento, indaffarati sotto un sole sempre più caldo nel cielo senza alcuna nuvola.E' una giornata di festa e si vede. Non solo perché è il 2 giugno, Festa della Repubblica, ma anche perché è il giorno della tavolata, finalmente arrivato.
Ancora un'oretta e parte la misurazione ufficiale da parte dei giudici e dei notai del Guinness dei Primati che, dopo essersi consumati i polpastrelli lungo la tovaglia per controllare che non vi fossero interruzioni o rammendi, percorrono in bicicletta l'intera tavolata misurandone attentamente l'interminabile nastro di tessuto (clicca qui per il controllo e clicca qui per la misurazione). Poi, i 4500 iniziano a prendere posto seriamente, privilegiando le tante zone d'ombra e mettendo a dura prova il delicato equilibrio delle postazioni di distribuzione.Intanto, anche io mi preparo, creando una strategia d'azione e avvisando (come è giusto) gli organizzatori. In attesa del momento concordato, trovo il team di Cannizzaro Tv, la web-tv della mia scuola superiore. Si parla dei tempi passati, di quelli presenti, si scambiano indicazioni sulla tavolata e, infine, si mangerà anche insieme (eccoti qui il loro video: presta attenzione a 4 min e 01 sec)Ma adesso tocca a me e quindi mi avvio verso Villa Burba per iniziare con i Buon Appetito.IL MESSAGGERO BENAUGURANTE In teoria, mi ero ripromesso di percorrere la tavolata in 25-30 minuti augurando il Buon Appetito ai commensali e avendo il tempo di scambiare due parole, di non comportarmi come una macchinetta, con la stessa cortesia del freddo grazie metallico di un casello dell'autostrada. Poi, avrei dovuto ripercorrere l'intera tavolata correndo e, alla fine, prendere posto nel settore di cui avevo il biglietto. Facile, no? Sì, se non mi fossi dilungato troppo a chiacchierare con i commensali.