Magazine Società
"il mondo abolisca i soldati di ventura": un appello per un futuro migliore
Creato il 05 marzo 2011 da Alessandro @AleTrasforiniAssistiamo con sgomento e indignazione al continuo massacro di civili innocenti da parte di milizie mercenarie al servizio della dittatura di Gheddafi. Ma le esecuzioni di massa, gli arresti arbitrari, le torture e le mutilazioni inflitte a chiunque osi opporsi al regime che domina illegalmente la Libia non devono restare impunite.
Le forze mercenarie che operano in Libia devono essere fermate, e il ripetersi di simili crimini deve essere impedito. Vi chiediamo di fare il possibile perchè ogni violazione della Convenzione Onu contro i mercenari e il mercenarismo sia accertata e punita.
La suddetta Convenzione è entrata in vigore nel 2001, ma presenta molti punti deboli e non è stata adottata dai paesi da cui provengono le principali compagnie di ventura. Le atrocità commesse in Libia, d’altra pare, reclamano l’ adozione di uno strumento legale più radicale ed efficace contro la piaga delle milizie mercenarie. Le attività mercenarie sono una minaccia alla pace e alla sicurezza di tutti noi, e vanno considerate alla stregua del genocidio, della pirateria e degli assassini di massa, cioè crimini contro l’umanità. Il mercenarismo deve essere proibito in tutte le sue manifestazioni, e in modo particolare quando si maschera sotto la veste delle cosiddette “imprese militari e della sicurezza private” attive in Libia, Africa, Afghanistan, Iraq ed altri teatri di conflitto, dove si stanno distinguendo per crudeltà, assenza di controlli e violazione massiccia dei codici penali civili e militari. Vi chiediamo con forza, perciò, di adoperarvi per la creazione una nuova Convenzione internazionale che:
1) proibisca e punisca con la massima severità chiunque recluti, organizzi, usi, addestri e finanzi mercenari in ogni parte del pianeta;
2) vieti rigorosamente agli Stati di delegare o subappaltare a privati le proprie funzioni in tema di sicurezza e di monopolio della violenza fisica;
3) obblighi gli Stati firmatari a bandire qualunque attività militare all’estero intrapresa da proprie imprese e cittadini, nonché il reclutamento di questi ultimi da parte di compagnie mercenarie;
4) preveda la messa in opera di adeguati programmi di assistenza per le vittime del mercenarismo e dei traffici criminali ad esso collegati."
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Ad un passo dalla guerra – scenari di guerra nei cieli di Ustica
I-Tigi siamo noi, ogni volta che siamo in volo – racconta Marco Paolini nel suo monologodedicato alla tragedia del volo Bologna Palermo, Ustica. La storia del... Leggere il seguito
Da Funicelli
SOCIETÀ -
Il doppio fronte operativo in Afghanistan. Al via “Azm” la nuova offensiva di...
di Claudio Bertolotti scarica la pubblicazione completa CeMiSS OSS 3/2015 (articolo pp. 114-128) ISBN 978-88-99468-06-04 Claudio Bertolotti warns us of the IS... Leggere il seguito
Da Asa
POLITICA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
Da Londra un nuovo test per individuare rapidamente il contagio dal virus...
Un nuovo esame del sangue riesce a rivelare in pochi minuti, invece di ore se non di giorni, se si è contagiati dal virus ebola, perché bastano poche gocce di... Leggere il seguito
Da Marianna06
AFRICA, SOCIETÀ, SOLIDARIETÀ -
I molti modi di tagliare la testa
In attesa di sapere se gli attentati di ieri abbiano avuto qualche coordinamento o siano invece frutto di un magmatico mondo arabo che risponde a... Leggere il seguito
Da Albertocapece
POLITICA, SOCIETÀ -
L’Egitto al centro della lotta anti-jihadista
Il 16 febbraio scorso il Ministro della Difesa francese Jean-Yves Le Drian si è recato al Cairo per firmare l’accordo per la vendita di una Fregata e 24... Leggere il seguito
Da Geopoliticarivista
POLITICA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
Sul “mancato arresto” del presidente sudanese
Sudan :::: Enrico Galoppini :::: 26 giugno, 2015 :::: Ha destato sorpresa e sconcerto nei vari ambienti dell’atlantismo il mancato arresto del presidente... Leggere il seguito
Da Eurasia
CULTURA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ