Sono stanco di sentire descrivere il Pdl con toni apocalittici, insulto per insulto, parola per parola, declinati come un mantra: insopportabile; come l'uso politico della magistratura è insopportabile; il pensiero unico è insopportabile, come la doppia morale o le nostre istituzioni pubbliche e le forme di organizzazione sociale che riflettono una cultura statalista, dirigista, protezionista; per non parlare dell'intoccabilità dell'ordinamento giuridico.
Lo so, di questi tempi per parlar male del Pdl in terra parmense è sufficiente ripercorrere l'attualità di questi giorni. Non lo faccio, primo perché sono un garantista senza se e senza ma; secondo perché per chi ha vissuto questi ultimi tre anni dovendo fare i conti con l'arroganza del potere dei coordinatori del Pdl locale e provinciale, ben altri sono gli argomenti da usare contro questi dirigenti locali e provinciali.
Per quello che mi riguarda, la politica, "l'idea", prescinde dai conflitti interni, non la rinnego, non fuggo, non cerco scuse, non mi smarco dal Pdl, ma... non lo voto, questo si.
No, non voto Pdl perché sono ancora al loro posto quei coordinatori, eletti o cooptati, responsabili di situazioni che hanno politicamente distrutto il Pdl in terra parmense. Ricordo: il centrodestra dopo Parma aveva conquistato nel 2009 Fidenza e poi nel 2011 Salsomaggiore; ora il Pdl a Parma ha perso il Comune e si è ridotto al 4%; a Fidenza il comune, nonostante i numerosi tentativi di delegittimazione operati dal "fuoco amico" del Pdl locale, rimane governato dal centrodestra mentre il Pdl, quello che rimane del Pdl, s'è ridotto ad un circolo di famiglia che fa opposizione al centrodestra e vota con il Pd; a Salso, peggio: dopo un anno scarso, di accuse - colpa tua, no colpa tua - il Pdl si è letteralmente polverizzato perdendo, per la seconda volta, il comune, oggi commissariato, e, per i secoli, perdendo anche la faccia.
Non voto Pdl, perché i responsabili politici di questi disastri, nonostante i notevoli insuccessi, non si sono dimessi e nessuno li ha commissariati (Lupi? No, grazie, già dato) ,,, allora mi dimetto io, si , per questa volta mi dimetto da elettore del Pdl,
Troppa l'arroganza. Troppa arroganza nel loro mondo, nei loro riferimenti storico-culturali, nel loro modo di discutere e di ragionare, di lusingarti per poi usarti. Poi c'è anche un magistrato, un pm, che accusa alcuni di loro di aver abbondantemente approfittato del loro ruolo pubblico a vantaggio del loro privato. Vedremo, tra il dire e il fare... questa roba comunque la giri puzza.
In buona sostanza, finché rimangono a dirigere la baracca i derivati di Villani - Buzzi, la Gambarini, Pantano e Quarantelli - il mio voto se lo scordano, tutto qui, Chiaro?
Ah, dimenticavo, stavolta voto Giannino.
(cp)
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