Di solito non s’intervista il traduttore, ma io ho fatto un’eccezione per Claudia Milani, che traduce in italiano i romanzi hot di Patricia Logan.
Non è stato per niente facile convincere Claudia, ritrosa come un riccio! Si è presentata all'appuntamento con una parrucca rossa ed un cappello a larga tesa che le copriva metà faccia. Nonostante il caldo, era avvolta in un cappotto extralarge. Fotografie? Neanche a parlarne!Come ci si avvicina alla traduzione BDSM?Con un po’ di imbarazzo. Dopo aver letto Silver Ties (Catene d’argento) sono andata in giro per blog e siti che… oh se questo pc potesse parlare! In ogni caso un grande aiuto, anche se visivo, è dato da Google immagini. Quando non ho proprio idea di quale strumento Patricia stia parlando, lo cerco lì e una prima idea me la faccio, poi passo a descriverlo e a cercargli un nome in italiano, anche se ho scoperto che spesso nell’ambiente c’è la tendenza a usare quello inglese.Quando e come hai incontrato Patrizia? Com’è il vostro rapporto?Patricia mi ha contattato lo scorso Natale. Anche se non ne abbiamo mai parlato, credo che abbia visto il mio nome nel commento a un post in occasione dell’operazione di Eric Arvin. Mi ha chiesto se fossi disponibile a tradurre un suo libro e ci siamo accordate. Catene d’argento è stato il mio primo BDSM, sia come lettrice che come traduttrice, e di certo è stata una sfida, soprattutto perché è abbastanza esplicito. Ovviamente essendo spesso in contatto, abbiamo parlato un po’ e abbiamo imparato a conoscerci, raccontandoci qualcosa delle nostre vite e delle nostre famiglie. Ho trovato una bella persona che sostiene con orgoglio una bella famiglia e che fa del suo meglio per andare avanti, come ognuno di noi.
Tradurre: una passione antica?La traduzione è sempre stata la mia passione, sin dai tempi dell’università. Ho impostato il mio piano di studi su di essa e ho finito con il laurearmi con una tesi sull’analisi linguistica della traduzione de… Gli aristogatti.
Gli aristogatti, eh? Lo sapevo che mi saresti stata simpatica!Cosa ti piace maggiormente nel tuo mestiere?Quello che adoro di questo mestiere è la ricerca costante, lo svisceramento del senso di una parola, di una frase. Spesso, leggendo, si tende a perdere le sfumature, a correre verso la conclusione perché si è curiosi di sapere come finisce la storia. Quando traduci invece no. Quando traduci, devi soffermarti su ogni cosa, sulla posizione di una parola all’interno della frase, sulle virgole, sul perché viene usato un aggettivo anziché un altro. E devi cercare di trasmettere le stesse sensazioni nella tua lingua.
Traduttore = Traditore. È vero?Spesso si dice che tradurre sia tradire. E in molti casi è vero, perché ci sarà sempre qualcosa che sfugge, qualcosa che la tua lingua non sa dire allo stesso modo di quella di partenza. Non è facile e non è facile farlo bene. Io ho cominciato da poco e mi rendo conto di avere ancora moltissimo da imparare. Spero di riuscire a migliorarmi sempre di più e arrivare un giorno a produrre una traduzione soddisfacente.