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Il mondo del lavoro e il saper fare. Intervista a Gianpaolo Catania di MyJobPage

Creato il 17 ottobre 2012 da Tabulerase

Il mondo del lavoro e il saper fare. Intervista a Gianpaolo Catania di MyJobPageGianpaolo Catania, nato a Catanzaro nel febbraio del 1978, ha maturato studi ed esperienze nel marketing e nella comunicazione. Sua l’idea nel 2002 di importare in Italia i job party,occasioni di incontro tra domanda e offerta di lavoro in contesti informali. Il progetto, noto con il nome di Chance, ha visto la partecipazione di centinaia di aziende, migliaia di candidati e ha catturato l’interesse di media locali e nazionali. Da sottolineare, nel contempo, le sue esperienze internazionali.

 

MyJobPage è la prima Srls con capitale sociale di un euro, ci spiega i dettagli dell’idea imprenditoriale?

Fin dalle prime settimane di lavoro ci siamo resi conto di quanto il capitale sociale non sia sufficiente a fare di un’impresa una grande azienda. Senza una solida idea imprenditoriale e sprovvisti di adeguati piani di sviluppo, anche realtà quotate rischiano oggi di fallire. Quando l’idea e il progetto sono forti, quando una squadra di lavoro è determinata e perfettamente complementare, anche un solo euro di capitale è sufficiente a fare di un’azienda, un’azienda di successo.

MyJobPage porta avanti un obiettivo importante e ambizioso: riportare al centro del mercato del lavoro le competenze, le passioni e le attitudini dei candidati, quel saper fare che tanto ben conoscono i nostri padri e i nostri nonni e che oggi pare essersi perso dietro ad elementi certo importanti, come lauree ed esperienze professionali, ma che spesso poco dicono del reale valore di una persona, o comunque non abbastanza. I limiti stanno nel fatto che non basta più nascondersi dietro a titoli e riconoscimenti. Il mondo del lavoro cerca e cercherà sempre di più ciò che realmente conta nel sistema produttivo: il saper fare.

I metodi di apprendimento oggi sono molto più diffusi e potenti rispetto al passato. Pensiamo solo alla tecnologia e internet. E’ così che autodidatti appassionati possono imparare molto di più rispetto a ciò che si apprende nel corso dei tradizionali sistemi educativi. Studenti e laureati, d’altro canto, faticano a veder riconosciuto ciò che una laurea o un certificato riuscivano a rappresentare in passato. Il mondo del lavoro è diventato molto più selettivo e pare concentrarsi su elementi molto più pratici. Ecco che la laurea e il titolo diventano da oggetto di scambio a mezzo per apprendere ciò che realmente serve a chi può necessitare di personale.

Il mercato del lavoro, quindi, si è fatto assai più concorrenziale che in passato e si fa sempre più fatica ad emergere. C’è bisogno di un ambiente in cui poter, appunto, dimostrare le proprie specifiche qualità, con la massima praticità. A questo scopo, MyJobPage offre una piattaforma alla quale partecipano privati, aziende e liberi professionisti. Tra i privati, ad esempio, chi non ha un lavoro si confronta con chi un lavoro ce l’ha e sviluppa, nel networking, contatti che possono tramutarsi, quantomeno, in occasioni di crescita.

Oltre al mondo online, MyJobPage è attento anche a favorire iniziative di incontro fisico tra gli iscritti, credendo nel valore del contatto umano, anche questo perso nel mondo 2.0.

Creare un forte ambiente sociale, però, è solo il primo passo. In questo ambiente occorre che i soggetti si incontrino nel mondo corretto. Ecco che strumenti specifici vengono messi in campo per far emergere le competenze, le passioni e le attitudini professionali. Su queste si basano i sistemi di incontro e conoscenza tra tutti gli iscritti. Le aziende e i liberi professionisti, dal canto loro, possono presentarsi al meglio, cercare personale e interagire con tutta la community. L’azienda, in particolare, può fare rappresentare il clima che si respira tra le quattro mura del luogo in cui si passa la maggior parte del tempo. Anche il lavoratore, infatti, deve poter scegliere il luogo in cui vivere una porzione importante delle proprie giornate.

In questo modo MyJobPage vuole rimettere a posto le tessere del puzzle del mercato del lavoro e ridare fiducia ad un sistema che sembra avvilupparsi nella depressione e nella rassegnazione.

Dall’Italia il progetto aspira a espandersi presto in Europa e in altri Paesi del mondo, creando una unica community che parli la stessa lingua del cambiamento.

Il mondo del lavoro è cambiato ma il modo di cercarlo e gli strumenti a disposizione di chi lo cerca o lo offre?

Gli strumenti di ricerca, i canali di incontro tra domanda e offerta sono rimasti assolutamente uguali al passato. Non bisogna farsi illudere da apparenti innovatori che puntano sì sull’online e sulla moderne tecnologie, ma che si basano su criteri di incontro tra chi offre e chi domanda lavoro assolutamente uguali al passato. Nello specifico, il Curriculum Vitae per MyJobPage, almeno nella sua forma standard (sintetico, schematico, testuale) non deve essere usato nella fase di recrtuitment e di prima scrematura ma in sede di colloquio. Solo nel corso di un incontro faccia a faccia ho modo di spiegare il perché delle mie scelte e del mio percorso. Inoltre, il curriculum può rappresentare anche un pericolosissimo boomerang. Il mondo del lavoro chiede oggi flessibilità , velocità di adattamento e propensione al cambiamento. Un CV che però parla del mio passato e presente può vincolarmi nel gettarmi in un ambiente nuovo, che vede proprio nel mio passato e presente un limite per permettermi di iniziare una nuova avventura.

Anche gli attori del mercato del lavoro (Università, Scuole, Istituzioni, Aziende e gli stessi privati) non sembrano cogliere l’aria del cambiamento e si ostinano a usare una mentalità adatta solo a tempi ormai più che datati.

Perché MyJobPage dovrebbe essere il giusto strumento per chi cerca e per chi propone lavoro, cosa ha di diverso rispetto agli altri portali?

MyJobPage, a detta di Istituzioni, Media, Privati, Liberi Professionisti, Aziende, sembra aver colto lo spirito del tempo e intende, prima ancora che offrire un prodotto, espandere un nuovo modo di pensare e comportarsi nel mondo del lavoro. Strumenti ispirati da questa filosofia sono e saranno messi in atto per offrire a chi offre (i candidati) e chi domanda (le aziende) lavoro tutta una serie di funzionalità al passo con i tempi.

Rispetto ai nostri concorrenti, vogliamo tirare fuori le reali qualità delle persone e delle aziende iscritte e fare in modo che il rapporto (di lavoro o di semplice conoscenza) si sviluppi su questi elementi.

A differenza degli altri strumenti di recruitment, in MyJobPage esistono aree di sviluppo che vogliono fare in modo che anche il lavoro ideale diventi realtà, quel sogno nel cassetto mai tirato fuori.

MyJobPage intende lanciare applicazioni innovative con estrema frequenza, aprendo nuovi scenari (ad esempio quello della nascita di nuove imprese).

In che percentuale MyJobPage può incidere nell’abbassare la percentuale di disoccupazione?

MyJobPage crede che ridando fiducia al sistema e offrendo i giusti sistemi di incontro tra domanda e offerta di lavoro si possa sviluppare un sistema virtuoso. C’è bisogno di un cambiamento del concetto stesso di lavoro (da posto fisso a occasione di crescita professionale e di guadagno, anche se mobile e temporanea) e di una maggiore apertura dei soggetti imprenditoriali.  Se ciò si verificasse si potrebbe assistere ad una maggiore speranza del sistema e una minore disoccupazione, con diretti effetti sui consumi e sulla ricchezza del Paese. Ciò potrebbe tramutarsi in maggiori occasioni occupazionali e alimentare il processo di crescita. Una maggiore fiducia potrebbe convincere i giovani a metter su famiglia e fare figli. Un abbassamento dell’età media dell’Italia abbasserebbe la gravità del problema pensionistico.

Tutto ciò sembra un sogno irrealizzabile, specie oggi ma, è più possibile di quanto si possa immaginare. C’è però bisogno di un cambio culturale, di un diverso patto tra tutti gli attori del mondo del lavoro e di strumenti adeguati che facciano da ponte tra domanda e offerta di lavoro. E’ questa l’area di intervento di MyJobpage e il suo programma di sviluppo.


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