Mercoledì 10 Luglio 2013 22:41 Scritto da Antonella Santoni
Proprio questi ultimi erano i suoi preferiti, in inverno quando il terreno era ghiacciato usava i rami come fossero delle liana per scivolare sul ghiaccio proprio come se ai piedi avesse dei pattini.
Di solito era un gioco che faceva sempre con suo cugino, vinceva chi riusciva a non cadere.
Il suo sguardo si soffermo su alcuni fiori con dei petali grandi più del solito e con dei colori fantastici, il viola, il rosso, il giallo, il bianco, il rosa e l'azzurro.
Su questi fiori erano posate delle coccinelle intente a intonare una canzone.
Di fronte a loro un gruppo di farfalle si stavano schiarendo la voce, uccelli sparsi sugli alberi che gorgheggiavano ,api posate su una bellissima margherita che stavano seguendo gli ordini dall'ape regina su come disporsi," maia tu vieni avanti, leo mettiti sulla mia destra" e tutte seguivano i suoi ordini senza nessuna obiezione.
Un po' più il la ,non potevano mancare le cicale, un po' meno organizzate, sembravano un po' più distratte ed il maestro faceva fatica a disporre le file.
"ALLORA" urlò il più anziano del gruppo, vogliamo fare un po'di silenzio ,non siamo venute fin qua per far vedere a tutti quanto siamo cicalone!
Scoppiò una risata che venne subito ripresa da una formica che teneva in mano una bacchetta, era il maestro dell’orchestra che con fare severo in un attimo mise tutti in riga e regnò il silenzio più assoluto.
Ad un tratto il cielo si illuminò, sembravano delle stelle filanti ,ma in realtà Emma si sfregò gli occhi ed incredula, vide tantissime fatine che si calavano in perfetto ordine su un palco fatto di canne di bambù.
Erano bellissime proprio come venivano descritte nelle fiabe, ali con mille sfumature e dei vestitini incantenvoli, ognuna di loro aveva una coroncina, i loro capelli erano raccolti in vari nastri colorati, il viso era messo in evidenza da un sorriso dolcissimo, emanavano tanto amore e tanta felicità.
Quanto vorrei essere una di loro pensò Emma. Ad un certo punto tutti erano al loro posto e a ritmo del ticchettio della bacchetta che aveva la formica , incominciò un concerto fantastico.
Una musica incantata fatta di mille suoni con note dolcissime che echeggiavano per tutta la vallata fino a salire in cielo verso le stelle, le voci delle fatine erano proprio magiche.
Si alzò una leggera brezza che sfiorava i rami e le foglie, facendoli muovere proprio come in una danza.
I fiori a ritmo cantavano anche loro...ma dove sono si chiese Emma? Tesoro ,disse una vocina a lei famigliare, era la mamma che le diede un bacio sulla guancia come faceva ogni mattina per risvegliarla.
Sai mamma hai proprio ragione disse Emma, la notte è proprio magica.