Magazine Diario personale

Il mondo oscuro di Robert

Creato il 01 ottobre 2011 da Cybermax

Robert percorreva con il suo fuoristrada la Statale 14. Una bella serata trascorsa con colleghi ed amici tra fiumi di birra e grigliate. L’attendeva un letto caldo ed accogliente. La notte era fredda, troppo fredda per uno come lui nato e cresciuto sulle coste del sud. La birra l’aveva stregato ma anche la ragazza che serviva ai tavoli aveva contribuito a inebriare questo quarant’enne mezzo squattrinato e dallo spirito libero.
La radio a tutto volume trasmetteva da una stazione privata un pò di heavy metal e la strada era deserta. Un brivido caldo attraversò Robert come una lama rovente, strana sensazione, forse l’alcol, forse l’eccitazione. Qualche chilometro ancora e poi sarebbe giunto sulla soglia di casa. I lampioni sulla statale si spensero; solo le luci del fuoristrada illuminavano la carreggiata. La radio si spense all’improvviso e qualcosa da qualche parte in quella sperduta regione del nord stava per succedere. Qualcosa di veramente terrificante. Robert colto da un’improvviso senso di abbandono iniziò a tremare. Il  sudore inzuppò il vestito che aveva noleggiato per la serata. Per un breve secondo il suo pensierò andò a sbattere contro gli enormi seni della cameriera; il posto migliore dove avrebbe voluto essere in quel preciso momento.
Il tempo si bloccò di colpo. Il mondo reale cedette il passo al mondo parallelo; quello stesso mondo che Robert proiettava nella sua mente ad ogni sogno, ad ogni incubo.
Il fuoristrada si fermò. Robert era invaso dal panico e dalla frustrazione. Il suo stomaco iniziò a produrre nausea e vomito e la vescica espulse una grande quantità di urina. Gli orifizi ancora libero emisero liquami e sostanze gelatinose. Il suo corpo stava per spaccarsi a metà.
Prima un  grido straziante nell’oscurità poi un artiglio o qualcosa di simile  sfondò il finestrino afferrando Robert per la gola scaraventandolo fuori nel nulla più assoluto. Il sangue ribolliva e le viscere si scioglievano come un ghiacciolo al sole. L’artiglio rilasciò la gola di Robert che rimase sospeso fluttuante nel buio. L’inferno, il demonio, un alieno. In quale parte del mondo immaginario di Robert era finito? La risposta non giunse e lentamente il sonno della morte calò su di lui. Il film della sua misera esistenza era terminato. Robert venne  ingiottito dai suoi stessi incubi e dalle sue stesse paure. Lacerato e divorato da una forza oscura.
I lampioni della statale si riaccesero. Il fuoristrada di Robert fermo in mezzo alla strada. Un oggetto volante dalla forma triangolare si alzò in volo sopra il bosco ma di Robert nessuna traccia.



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