Finalmente non è più solo la sottoscritta che scrive contro il mostro che occupa la piazza per moltissimi giorni l’anno. Magari questa volta coloro i quali credono che la vivacità culturale di una città debba esprimersi con l’occupazione semipermanente di una tensostruttura di dubbio gusto, non si scaglieranno contro, come hanno sempre fatto, perché a dichiararsi stufi sono i titolari dei bar, una lobby di un certo peso elettorale. Ci hanno messo un po’, ma alla fine hanno capito che la piazza è redditizia se è bella e se la si può vivere senza ingombranti teloni in pvc che ne impediscono la fruizione. Come avevo già sottolineato (che palle doversi ripetere) i vecchi magazzini in mattoni dell’adiacente piazza San Francesco, avrebbero potuto essere utilizzati per far convergere al loro interno le diverse manifestazioni culturali e folcloristiche, ma la lungimiranza e la chiarezza di intenti dell’amministrazione comunale ha pensato bene di abbatterli per dare luce alla brutta parete dell’ala ovest del Municipio. Avremmo avuto una struttura permanente e magari bella che avrebbe dato respiro e libertà all’unica piazza cittadina degna di questo nome.