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Il motorino di Silvio Berlusconi

Creato il 23 dicembre 2010 da Malvino

Non è la prima volta che Silvio Berlusconi racconta della disavventura che gli sarebbe capitata a 12 anni, quando sarebbe stato aggredito da alcuni comunisti che l’avrebbero sorpreso ad attaccare manifesti elettorali della Dc insieme a due suoi amici. La prima volta che ne parlò fu nel giugno del 2005 (raduno di forzisti al cinema Capranica, sulla Prenestina, a Roma); poi l’ha rifatto nel 2007; e nel 2008; e adesso vi è tornato ancora, nel corso della abituale conferenza stampa di fine anno della Presidenza del Consiglio (2:06-3:05). Stavolta, però, come sovente accade a chi si compiace di sparare balle arricchendole ogni volta di nuovi dettagli perché non trovare chi sollevi dubbi, esagera.Già l’aneddoto zoppicava in un punto, tuttavia non decisivo per renderlo incredibile: le elezioni politiche del 1948 si tennero il 18 aprile, quando Silvio Berlusconi aveva 11 anni, non 12, e non è escluso che andasse ad attaccare manifesti elettorali con amici più grandi di lui, ma è credibile che a salire sulla scala per attaccare un manifesto di circa 120 x 180 cm fosse quello con la minore apertura di braccia? Se l’episodio non è del tutto inventato, come oggi pare assai probabile, è più verosimile che fosse addetto al secchio della colla.Oggi, però, come dicevamo, esagera, e aggiunge un dettaglio che è incompatibile col contesto: tornato a casa malconcio, giustificò la cosa con l’essere caduto dal “motorino”. Non poteva essere il suo, perché a quell’età non avrebbe potuto guidarlo, ma come avrebbe potuto esservi a bordo insieme al guidatore se il primo ciclomotore a due posti commercializzato in Italia è del 1953 (Peugeot S55) e solo dal 1949 in poi la Benelli mette in commercio un due ruote che consentiva il trasporto di un secondo passeggero seduto sulla canna?

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