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Il MòViMento 5 Stelle "slitta verso destra"? No, c'è sempre stato

Creato il 11 ottobre 2013 da Tafanus

Grillo-casaleggio1
I Nuovi Fascisti

In questi giorni (ma lo facciamo ormai da 6 anni) abbiamo pesantemente contestato l'idea che il "5 Svastiche" abbia un elettorato prevalentemente di sinistra. Ipotesi molto comoda anche per alcuni nostri elettori folgorati sulla via di Genova, che sotto sotto SANNO chi sono i grillini.

Lo hanno imparato anni fa, quando ho pubblicato le minacce che ricevevamo da un meetup brianzolo. Ne hanno avuto riconferma dall'alleanza dei grillini con Casapound. Non hanno potuto non sentire, nel tempo, i proclami razzisti di Grillo contro gli immigrati.

Ieri abbiamo scritto che Grillo ci ha regalato ciò che è meglio di una costosa ricerca sui flussi elettorali, ricordando ai suoi che un MòViMento non razzista avrebbe preso "percentuali da prefisso telefonico". Oggi abbiamo il conforto di ascoltare quasi in fotocopia le nostre idee su Europa, nell'editoriale di Stefano Menichini. Con una tardiva recitazione di un "mea culpa". Meglio tardi che mai. Tafanus

Grillo e Casaleggio reagiscono male sull'immigrazione perché conoscono la composizione del proprio elettorato. Però ne perderanno un bel pezzo (Stefano Menichini - EUROPA)

Menichini-stefano
La fiammata che improvvisamente fa avvampare il Movimento Cinquestelle ci ricorda l’assurdità di aver voluto trattare il fenomeno Grillo come una sorta di estremismo di sinistra dei tempi moderni. Ci sono caduti in tanti – da Bersani a Civati, da Vendola a Rodotà – non a caso sempre maltrattati nei loro diversi approcci.

Cinquestelle non è questo. Nella crudezza della loro reazione di ieri Grillo e Casaleggio dicono bene: avessero fondato il movimento come una nuova Dp, alle elezioni avrebbero preso le percentuali di Dp. Invece M5S si offre all’Italia degli arrabbiati come un canale di scolo, nel quale rifluisce di tutto (compresa estrema destra e leghismo), nulla può essere rigettato e soprattutto nulla può essere – diciamo così – recuperato ai fini di soluzioni politiche condivise con altri.

Che questa natura primigenia – ragione e condizione del successo elettorale dei grillini – fosse destinata a confliggere con la rappresentanza istituzionale del movimento era in re ipsa. Un fatto inevitabile. Fisiologico. Previsto da Grillo stesso, quindi spesso da lui e da Casaleggio intenzionalmente ricercato.

Ma la dinamica politica non può prescindere da un giudizio di merito sui temi. E Grillo si illude se pensa che ridurre tutto a una questione metodologica («l’abolizione del reato di immigrazione clandestina non era prevista dal programma») possa placare la rabbia di tanta parte della “sua” opinione pubblica.

Perché quel terzo di elettori che sono arrivati a M5S in quanto “traditi” dai partiti di sinistra ora provano il bruciante sentimento di un altro e più grave tradimento, su valori per loro altamente sensibili come l’accoglienza e la solidarietà. Misureremo nei prossimi giorni l’esattezza e l’entità di questa delusione (senza pensare che comporti un automatico rientro nel bacino politico-elettorale di provenienza) e valuteremo se sarà compensata da una tenuta sull’area di destra e leghista.

Sulla vicenda di Lampedusa e dell’immigrazione clandestina potrebbe quindi consumarsi uno slittamento della percezione e della collocazione di M5S. Mai più “costola della sinistra”, piuttosto espressione italiana di quelle posizioni che in Francia, in Gran Bretagna, in Grecia e nell’Est Europa del sistema e dell’integrazione europea rifiutano tutto ma proprio tutto, dalla moneta ai vincoli derivanti dagli obblighi di accoglienza.

Non si vuole demonizzare i grillini se li si accosta a Ukip, ai lepenisti, ad Alba Dorata. Li si vuole capire fino in fondo al di là delle autorappresentazioni. E combatterli, da avversari irriducibili, sul terreno appropriato.

Stefano Menichini

E' troppo aspettarsi da qualche filo-grillino che ci onora della sua frequentazione, darci atto che predichiamo da SEMPRE che i movimenti qualunquisti come il 5 Stelle sono OBBLIGATI a scemenze come PdL = Pd-L, e a non prendere mai posizioni su temi sensibili? Molti fra coloro che hanno votato Grillo pensavano, in buona fede, che il Ragiionier Giuseppe "senzastreaming" Grillo rappresentasse le loro esigenze socio-politiche. Ma Casaleggio e Grillo sanno benissimo che dovranno restare legati alla inazione, perchè qualunque posizione che non sia "gli altri sono tutti delle merde", farà perdere loro da un terzo a metà di ciò che rimane del loro elettorato, già dimagrito di un terzo dal febbraio ad oggi.

Movimento nato dal basso? Uno vale uno? ...esticatzi...

edit


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