il multitasking modifica il cervello?

Da Psicotorino

Viviamo in un’era di multitasking tecnologico: facciamo tante (troppe?) cose tutte insieme.
Guardiamo la tv e chattiamo con lo smartphone, rispondiamo a qualche mail e giochiamo a un paio di app…
Chi svolge più attività contemporaneamente rischia un calo di attenzione, come dimostrato da diversi studi in cui si somministravano test cognitivi a persone alle prese con altri compiti.
Un nuovo studio è andato ancora più a fondo, indagando gli effetti del multitasking sulla struttura cerebrale: l’esposizione prolungata ad ambienti e esperienze nuove può infatti modificarla. In particolare, è stata riscontrata una minore densità di materia grigia in una determinata area del cervello, la corteccia cingolata anteriore. Si tratta dell’area coinvolta nell’elaborazione delle emozioni e delle informazioni; questo spiega i cali di attenzione e memoria e il conseguente aumento di ansia.
La ricerca condotta da Kep Kee Loh e Ryota Kanai ha coinvolto 75 persone “multitasking”, cioè che utilizzano abitualmente diversi dispositivi multimediali, sottoposte a risonanza magnetica.

Studi di questo genere da un lato ci ricordano l’importanza di fare buon uso del tempo per essere più produttivi, dall’altro fanno riflettere su come spesso si senta la necessità di “riempire” gli spazi liberi facendo più cose contemporaneamente. Per esempio, mentre preparo la bozza di questo articolo sto rispondendo ad alcune e-mail, sto inviando dei messaggi via facebook e whatsapp…risultato: ci ho impiegato il triplo e ho dovuto correggere diversi errori di battitura ;) ho imparato qualcosa che mi servirà per il prossimo post!



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