La visita al museo di scienze naturali di Bruxelles era una di quelle cose che erano nella to do list prima ancora che decidessimo di partire per il Belgio il Dicembre scorso. Non so se questo museo sia il più bello del mondo, di sicuro è uno dei più grandi e per quello che mi ha insegnato l'esperienza un museo fatto veramente, ma veramente a misura di bambino.
Il museo è diviso in sale tematiche:oltre all'imponente sala dei classici dinosauri che vanta la collezione più numerosa d'europa con oltre 300 scheletri, c'è la sala dei Mosasauri ovvero i dinosauri dei mari antichi. A seguire c'è la Galleria dell'Evoluzione, ovvero circa 600 fossili e 400 animali imbalsamati ad esempio e testimonianza della biodiversità delle specie animali che da milioni di anni popolano la terra. Infine c'è la BiodiverCITY la sala dedicata alla biodiversità della città che propone a grandi e piccini un'insolita avventura urbana. Si tratta di un area interattiva consigliata a bambini dagli 8 anni in su che ai pupi è piaciuta tantissimo ed è stata l'area che di più ho apprezzato ed invidiato a questo posto così lontano da casa, rispetto a tutti gli altri musei che abbiamo visitato.
Il museo è aperto dal martedì a venerdì dalle ore 9.30 alle 17. Sabato e domenica dalle 10 alle 18. L'ingresso ha un costo che per gli adulti è di 7 euro e per i bambini da 6 a 16 anni di 4,50 euro, è gratuito per bambini da 0 a 6 anni accompagnati dai genitori. il 1° mercoledì di ogni mese arrivando dopo le 13 l'ingresso è sempre gratuito per tutti.
Quindi segnatevelo bene in agenda, e non perdete questa occasione.
Complice la giornata grigia, fredda e satura di pioggia battente, il museo era pieno di scolaresche, ognuna impegnata nelle più diverse ed entusiasmanti attività. Nel museo infatti è possibile interagire con dei grandi schermi in cui i dinosauri sono in 3D e un po ti prendono in giro. Ci sono le sabbiere per giocare ai piccoli paleontologi e altre piccole attività, legate alle diverse esposizioni. Puzzle, memori, giochi di abbinamento e altri divertenti passatempi sempre molto educativi e contestualizzati.
Vedere Chiara cercare di parlare con gli altri bambini è stato bellissimo. All'inizio mi chiedeva di tradurre in inglese, ma i bimbi presenti parlavano francese, allora dalle parole sono passati al linguaggio del corpo. Una bimba l'ha presa per mano e le ha fatto vedere come funzionava il tappeto elettronico. Bisognava schiacciare tutti gli insetti che correvano nel prato. Il pupo era parecchio interdetto ma si e divertito lo stesso.
C'erano anche dei grandi tavoli intelligenti con dei giochi di società integrati, totalmente touch screen e sempre legati all'ambito della bio divertita cittadina e naturale. Tanti bambini in un area che emanava serenità e confort da ogni mattonella e non c'erano adulti, gli unici eravamo io e il Socio e nessun bambino si azzuffava, avvolte qualcuno si rincorreva ma poi tornavano a giocare ognuno al suo tavolo.
Quando immagino un museo senza barriere penso ad un museo così, fatto per incuriosire, per indurti a farti una domanda e cercare una risposta. Un museo che ti guida, stanza per stanza in una storia, la nostra storia e lo fa guardandoti da dentro e non indicandoti le cose dall'alto. Un museo che è un posto dove andare quando il pomeriggio piove e non sai bene cosa fare, che accoglie ed include, grandi e piccini.
L'unica barriera? la totale assenza di indicazioni e guide in italiano, ok che me la cavo con l'inglese ma alcune didascalie tecniche sono rimaste un incognita che ancora oggi mi fa rabbia non essere riuscita a tradurre e anche Chiara che a volte ha tentato di leggere ha lascito subito perdere quando ha capito che non avrebbe mai compreso cosa dicessero le indicazioni.
Per il resto questo museo è una chicca non dovete assolutamente perdervi, sia se passate in città per caso, sia se ci venite appositamente per conoscerla e scoprirla.