Il museo del mare nato nel 1997, si trova in via Savoia n.57, ed ospita una serie di relitti e di oggetti che si riferiscono agli scavi archeologici, svoltisi nel mare del golfo di San Vito lo Capo.
via savoia
I curatori, per meglio indirizzare l’osservatore, hanno pensato ad una divisione logistica che utilizzasse un criterio cronologico, infatti, le sale, sono state divise per epoca e tipologia dei materiali.
Tra i ritrovamenti da visionare, d’importanza fondamentale sono i reperti archeologici ritrovati tra il 1993 e il 1995, all’interno di un relitto arabo-normanno, sui fondali di fronte al faro, davanti il Capo San Vito.
I sommozzatori per conto della Sovrintendenza di Finanza hanno visto affiorare dal mare anfore e suppellettili che oggi sono custodite all’interno della sala dedicata all’archeologo scomparso “Fabio Facenna”.
Il museo è composto di altre tre sale: la sala di età classica in cui si trovano frammenti di anfore e pannelli che illustrano le battaglie navali delle Egadi; la sala preistorica, in cui vi sono delle illustrazioni che riguardano il periodo neolitico e paleolitico, con maggior spazio per la paleogeografia dello Zingaro, e infine la sala dei lavori in corso in cui è stato ricostruito un cantiere di scavo subacqueo.
L’atrio esterno è adoperato per accogliere degli oggetti utilizzati per la navigazione, che si riferiscono ad un relitto del XVI secolo.
Tutti i reperti esposti sono accompagnati da informazioni scritte e rappresentazioni visive in modo che il visitatore comprenda la storia dell’opera di cui prende visione.
(si devono verificare: gli orari di apertura e il costo del biglietto d’ingresso).
Dal 1999 si organizzano dei corsi di archeologia subacquea con istruttori che permettono ai turisti di visitare i musei sommersi nel golfo di San Vito lo Capo.
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