La raccolta di un materiale tanto curioso e sottovalutato è cominciata nel 1982 con un metodo piuttosto fruttuoso: "chiedere a tutti, proprio a tutti, con insistenza".Così, in pochi anni, la collezione è cresciuta e rappresenta oggi, dopo un titanico lavoro di schedatura, un punto fermo su una forma di arte popolare che risale al Cinquecento.
Via Ruga, 44
(Torino)
tel. 0323/502418
dal 1 aprile al 31 ottobre:
10:00 / 12:00
15:00 / 18:00
Chiuso Lunedì
Le immagini sacre hanno accompagnato la vita dei nostri avi dalla nascita alla morte. Alcuni santini venivano addirittura inghiottiti Icome medicine in caso di malattie.
E proprio per la loro enorme diffusione, sono oggi in grado di riflettere con grande fedeltà la nostra storia. O almeno gli echi che ne sono giunti nelle campagne o negli angoli più sperduti del Paese.
La collezione infatti documenta l'evolversi destili, dall'Ottocento all'epoca liberty, o ad lempio, la nascita di nuovi miti: ecco, ad esempio, le immagini sacre dedicate a John Kennedy, a Martin Luther King, a Padre Mariano e ad altri.
Nella collezione sono inoltre presenti santini con medagliette, nastri colorati, reliquie, fiori sechi e infine un'immagine davvero singolare: il volto di Gesù in nero, con due grandi occhi bianchi.
Sul retro le istruzioni raccomandano di fissare il disegno e poi di rivolgersi verso un muro bianco. Apparirà allora "in positivo" il vero volto di Gesù.
Si tratta di un effetto ottico molto conosciuto, ma che ha il pregio di rievocare l'effeto di un vero e proiprio miracolo.
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