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Il museo del pene

Da Mondozio

Il museo del pene

 

Nella foto Sigurdur Hjartarson mostra con orgoglio il pene d’elefante in mostra al Phallological Museo in Islanda.

Quattro uomini, hanno promesso di donare il loro pene a questo museo che offre ai visitatori uno sguardo ravvicinato all’organo riproduttivo maschile. Un tedesco, un americano, un islandese e un britannico hanno promesso di donare i propri organi, al Phallological dopo la morte.

Il museo, che ha aperto nel 1974 con un pene di un toro, vanta oggi 261 organi sessuali machili che rappresentano 90 specie diverse. Il più grande, è di un capodoglio, è pesante 70 kg e misura 1,7 metri di lunghezza. Il più piccolo, è un pene di criceto, di soli 2 millimetri e deve essere osservato attraverso una lente di ingrandimento.

Una specie brilla per la sua assenza: è l‘homo sapiens, perlomeno fino a quando non ci saranno le donanzioni dei quattro personaggi. Il donatore americano, 52 anni, Stan Underwood, ha fornito una descrizione del suo pene che ha soprannominato “l’elmo” e nel frattempo ha fornito un calco dell’organo.

Il donatore islandese, 93 anni, era in gioventù un donnaiolo, ritiene che il suo pene nella collezione del museo potrebbe portargli “fama eterna”.  Recentemente ha riferito che il suo pene si sta riducendo ed è preoccupato, in quanto ritiene che non possa più essere idoneo al museo.
Il museo, aperto da maggio a settembre, è ospitato in un edificio marrone chiaro. L’ingresso è segnato da un fallo, imponente e di color marrone, vicino alla porta e un disegno a forma di pene posto sopra il portico.

Un numero crescente di persone provenienti da tutto il mondo, vista la raccolta del museo ogni anno, il 60 per cento dei quali sono donne.

 


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