Stanco dei circuiti museistici tradizionali e dei monumenti di Roma? La capitale italiana è piena di sorprese per i turisti, e una di esse è l’inquietante museo dedicato alle anime del Purgatorio.
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Questo piccolo e originale museo si trova all’interno della sagrestia della Chiesa del Sacro Cuore del Suffragio, sulle rive del fiume Tevere. Si tratta dell’unica chiesa di Roma di stile neogotico, costruita nel 1917 su richiesta del sacerdote francese Vittore Joüet. La tradizione racconta che in questo luogo vi era un piccolo altare, eretto dalle famiglie della zona in omaggio ai morti trovati non di rado in queste terre. L’altare aveva un quadro della Vergine del Rosario e fu vittima di un incendio causato dai ceri che lo circondano. I vicini videro nella parete bruciata dell’altare il volto di un uomo, ed avvisarono padre Joüet affinché esaminasse il possibile miracolo. Il sacerdote ritenne che quei resti fossero i segni di un’anima seppellita nelle vicinanze, e decise di ergere una chiesa in quel luogo per rendere culto a quell’anima perduta. Da allora, il parroco si è dedicato a raccogliere tutte le possibili prove dell’esistenza di tali anime del Purgatorio, prove che sono state conservate fino ad oggi all’interno del museo.
La religione cattolica crede nell’esistenza del Purgatorio, un luogo in cui le anime delle persone che hanno commesso peccati lievi permangono fino a meritarsi il perdono ed il permesso di entrare nel regno dei cieli. Questo periodo nel Purgatorio può essere ridotto se i vivi pregano per tali anime, per questa ragione i morti a volte lasciano tracce di se stessi in certi oggetti, affinché le persone si ricordino di pregare per loro, abbreviando così il loro periodo di penitenza, o per ringraziare di queste orazioni prima di passare finalmente al regno dei cieli.
Tra gli oggetti che possono essere ammirati nelle vetrine del museo vi sono capi di abbigliamento, libri, fotografie e tavolette. Tutte le reliquie esibiscono la garanzia del Papa del momento, visto che il Vaticano le considerava prove che aiutavano ad coltivare la fede.
La cuffietta da notte di Luigi Senechal del 1875, con l’impronta delle cinque dita di sua moglie morta chiedendogli di pregare per lei, la camicia di Giusseppe Leleux, sulla cui manica sua madre lasciò un’impronta per spingerlo ad abbandonare la sua vita licenziosa e a dedicarsi alla Chiesa, o il segno lasciato su un libro di Margarita Demmerlé da sua suocera. La storia racconta che la sua anima era apparsa in precedenza per chiederle due messe in suo onore, e aveva poi lasciato la macchia sul libro come ringraziamento. Nel museo potrai vedere 200 reperti in totale, tutti accompagnati da una storia curiosa.
Indirizzo: Lungotevere Prati, 12
Orari: Dalle 9h alle 12.30h e dalle 17h alle 19h, orientativamente. Normalmente il museo apre quando è aperta la chiesa. Entrata gratuita.
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