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Il Museo di Longines – parte 8.a

Creato il 15 aprile 2013 da Cannoletta

Questa nuova puntata dedicata al Museo di Longines di Saint Imier, sarà particolarmente gradita a chi apprezza la storia recente del brand.

Si parla infatti dei testimonial di Longines e delle varie campagne di advertising che hanno accompagnato lo sviluppo del brand attraverso gli anni che hanno congedato il secondo millennio e in apertura del terzo.

Il Presidente di Longines Walter von Känel coglie abilmente l’occasione per illustrare anche alcune tra le miles-stones di quegli anni.

Assistiamo al filmato cliccando sull’immagine qui sotto:

Il Museo di Longines – parte 8.a

Come abbiamo avuto modo di osservare, la caratteristica di spicco delle campagne Longines, e quindi l’elemento più caratterizzante del brand, oltre all’indubbia tecnica e affidabilità, è l’eleganza.

L’immagine di Longines è sempre stata immediatamente associata alla sobrietà e alla classe, tanto è vero che i suoi testimonial, scegli per affinità, sono personaggi noti per la loro signorilità di portamento e d’essere.

La stessa affinità viene riscontrata in tutti i modelli simbolo illustrati in questo video, breve ma ricco di spunti.

Vogliamo ricordare tra tutti un orologio che nell’ormai lontano 1982 fruttò un record mondiale a Longines.

Stiamo parlando del mitico Feuille d’or (La foglia d’oro) così chiamato per la sua sottigliezza estrema.

Animato dal calibro L795, La Foglia d’oro misurava in spessore esattamente mm. 1,98 comprensivo di tutto e quindi di cassa e vetro.

Fu necessario eseguiore uno studio concettuale particolare per integrare il movimento a quarzo alla cassa in oro.

Il quadrante fu realizzato in due dimensioni per permettere di ospitare le lancette senza rubare ulteriore spazio in altezza.

Feuille d’or rappresentò per quel periodo il massimo della tecnologia di miniaturizzazione integrata elettronica-meccanica e vanta ancora oggi un numero incredibile di tentativi di imitazione, i quali ovviamente si fermano grossolanamente ad un’estetica che ricorda vagamente questo prestigioso orologio.

E’ significativo comunque il riconoscere che ancora oggi, pur reduci dai profondi cambiamenti logistici e culturali che hanno rinnovato il mondo orologiero, Swatch Group coglie immancabilmente l’occasione per destinare a Longines i progetti maggiormente meritevoli di attenzione sotto l’aspetto storico e estetico.

A conferma di questa affermazione possiamo portare, tra i molti, anche i progetti relativi ai cronografi ruota colonna, o il fantastico quadriretrogrado, quest’ultimo concesso in esclusiva al brand dalla clessidra alata.

Ritornando al Museo Longines, mi piace ricordare che si può usufruire di una visita virtuale delle sue prestigiose sale, collegandosi al seguente link:

http://www.longines.com/virtual-visit/firefox.html


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