Il nuovo Ipogeo del Museo Egizio.
Si è svolta giovedì 1 agosto 2013, a Torino, l’inaugurazione della nuova sezione del Museo Egizio chiamata “Immortali – L’arte e i saperi degli antichi Egizi”, una mostra temporanea – la cui durata è comunque di due anni – allestita nella nuova struttura sotterranea del museo, la parte “Ipogeo”. Un’occasione straordinaria, vista l’apertura gratuita al pubblico dalle ore 14 alle 24, nonostante dalle ore 19,30 in avanti sia possibile visitare il museo solo se prenotati.
E almeno una capatina al museo conviene farla: gli ambienti, decisamente rimodernizzati e stravolti, permettono una visione d’insieme ed una immersione nelle opere ospitate. Per due anni, fino al 2015, quella che era la sede della Galleria Sabauda ospiterà il percorso di visita agli ambienti che si sviluppano risalendo verticalmente: si inizia dalla sezione ipogea per poi risalire al piano terreno in un crescendo, verso le sale della Tomba di Kha e dello Statuario.
Come ci viene spiegato da una guida del museo, la mostra “Immortali” contiene una grande quantità di pezzi importantissimi prelevati dalle vecchie sezioni e dall’immenso magazzino. Oggetti della vita quotidiana e delle tradizioni imperiali di legno, pietra e calcare; statuette provenienti dalle tombe; steli; vasi canopi; papiri di cui il famosissimo “Libro dei Morti”; mummie e sarcofagi in un’esposizione che copre l’arco temporale che va dal Medio Regno (circa 2000 a.C.) al periodo Tolemaico (circa 200 d.C.) e che offre un ampissimo respiro temporale e culturale.
Il logo della mostra.
Il Museo Egizio ha però anche reperti meno recenti risalenti all’epoca Predinastica, esposti in una sala al Piano Terra – celebre è la teca di uno scheletro ben conservato. Nello stesso piano vi sono anche la Tomba di Kha, con gli oggetti e i sarcofagi del Faraone e di sua moglie, e il surreale ed imponente Statuario, dove sono esposte le statue di alcuni Faraoni, di divinità egiziane e delle Sfingi.
Durante la conferenza stampa organizzata per promuovere e mostrare l’attività di rinnovamento del Museo Egizio, tante sono le personalità politiche e culturali a prendere la parola. La Presidente del museo Evelina Christillin, la Direttrice Elena Vassilika, e poi Piero Fassino, Michele Coppola, Mario Turetta, Marco D’Acri, Luca Remmert, Cristina Giovando, Ico Migliore e Aimaro Omegli d’Isola asseriscono tutti nel sostenere l’importanza che il Museo riveste a livello nazionale e mondiale – è il secondo in ordine d’importanza solo dopo quello del Cairo – e come sia fondamentale rinnovarne l’aspetto rendendolo più dinamico e moderno. Dal 2006, continuano, l’affluenza del pubblico ha subito una crescita esponenziale, arrivando ad accogliere circa 530.000 visitatori all’anno, rendendolo una delle punte di diamante di Torino come città di cultura. Un breve filmato illustra i numeri e i dettagli dei lavori che si stanno svolgendo grazie ai finanziamenti del museo stesso, della Compagnia San Paolo e della Regione, il tutto senza dover chiudere al pubblico le mostre. Oggi si è conclusa la cosiddetta fase 1, e si dichiara iniziata la seconda fase della trasformazione che culminerà nel marzo 2015 con l’inaugurazione del “Nuovo Museo Egizio“.
Articolo di Miriam Barone