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Il Museo Nazionale del Cinema di Torino

Da Mariparacchini
Cronaca semiseria di una giornata delirante.
Ore 7.12, il sole non accenna a sorgere.
Sei esemplari umani si ritrovano sul binario 2 della stazione di Piadena, in attesa del treno che li avrebbe condotti a Torino.
Ah, era il 31 dicembre. E ci siamo alzati all'alba. Va da sè che il nostro Capodanno è stato diversamente vivace.
Ore 11 (orari assolutamente imprecisi) , arrivo a Torino.
Dopo un viaggio all'insegna delle imprecazioni in presenza di suore di Erre, giochini sullo smartphone di Alessandro e tanto, tanto, tanto sonno della Elena, siamo arrivati. Dopo aver lasciato 6 EURO (maledetti ladri criminali disgraziati, non li ho ancora mandati giù quei sei euro) per la custodia delle valige e dopo aver trovato l'autobus giusto, troviamo la fermata. Camminiamo, camminiamo, e niente Mole Antonelliana. Eppure non è sottile, ma non la troviamo. Fino a quando la Ele si gira e dice:
'..........che sia quella?'
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino
Mmmmmmh, si.
Ore 12, sempre più o meno, riusciamo a entrare, solo dopo aver notato che a Torino appendono le biciclette gialle ai lampioni.
Prima comunicazione di servizio: se non dico soffrite di vertigini ma anche solo vi intimorisce un attimino l'altezza evitate l'ascensore panoramico. Quel coso è il MALE.
La prima parte del museo, 'Archeologia del cinema' è piena di giochini meravigliosi sulle lenti, gli specchi, le immagini, e noi da bravi bambini li abbiamo provati tutti. Nel senso di tutti, tutti e sei. Roba da fare più di mezz'ora in una sola parte del museo.
Ma c'erano specchi che mi facevano sembrare più magra, quindi non potevo andarmene. Poi c'era l'Amelia a testa in giù, che era anche lei molto carina.
Un sacco di bottoni da schiacchiare, ballerine che giravano in tondo, occhi da appoggiare su tantissime cose da guardare.
Probabilmente la parte più interattiva.
Una goduria per le personcine più mature.
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino
Si sale poi all'Aula del Tempio, che vi offre delle poltroncine tipo chaise longue COMODE DA MORIRE, tanto è vero che un tipo dormiva proprio. Si poteva pensare che stesse meditando sullo splendore della settima arte, ma per me dormiva.
Aula del Tempio che è attraversata in vericale dal MALE (l'ascensore) e che è circondata da tante sale più piccole e 'tematiche' e disposte in un modo che non capisci mai se di lì ci sei pasato o meno.
La cosa migliore è che in un angolo c'era Alien, allora mi sono messa a strillare a Erre di fotografarlo.
'Ma Mari, è scuro, non si ve..'
'FOTO!'
'Vedrai che non si vede niente.'
E infatti.
 
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino
 Ah, poi potrei raccontarvi di quando nella sezione horror hanno proiettato un pezzo de La casa, allora io tutta in fibrillazione ho esclamato che poi quella matita gliel'avrebbe ficcata nella caviglia e tutti a guardarmi male come se fossi una psicotica malata di sangue con strane perversioni.
Che forse è lecito pensarlo.
Sempre lì intorno abbiamo trovato una stanza con tanti gabinetti, Fred Astaire e Ginger Rogers, le capoccie di Star Wars, un frigorifero gigante e una porta con la sagoma di Willy il Coyote che poi abbiamo scoperto che non eri obbligato a passare dalla sagoma perchè la porta si apriva.
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino
 Una volta saliti ci sono:
le scarpe di Marilyn Monroe, i vestiti di Leo 'Academy cagami' Di Caprio (da Gangs of New York), Robocop e un casino di foto. Foto che sono disposte su una rampa che gira tutto intorno all'Aula del Tempio e che siccome se ne sta sospesa nel nulla a me metteva poco a mio agio.
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino
Dando un'opinione seria, per quanto mi sia possibile farlo, il Museo è incredibile. Aldilà di una scelta perfetta per la location, perché già la Mole di suo è splendida, è interessante, stimolante, molto interattivo come piace a me.
L'unica critica che mi sento di muovere è la difficoltà di gestione degli spazi. Le stanze che circondano l'aula principale sono quasi cunicoli, un po' labirintiche, girarle tutte senza ripetersi e riuscendo a concentrarsi sulle cose più interessanti non è così semplice, anche perché le cose da vedere sono infinite.
Ah, avrei voluto che ci dicessero in qualche modo che alla fine della rampa, dopo essere saliti fino a lì, non c'è niente, mannaggialamiseria.
Sito Web del Museo:  http://www.museocinema.it/ 
PS: Io VOGLIO scrivere qualche post normale, sui film e tutto il resto, ma la mia momentanea mania per Sherlock mi sta impedendo di vedere qualsiasi altra cosa che non sia lui.

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