Il Nano Malefico contro i Farabutti
di Iannozzi Giuseppe aka King Lear
Il Nano Malefico sbotta, incazzato nero contro un capannello di nani più alti di lui d’una mela o poco più: “Con chi cazzo dovrei pubblicare? Con chi cazzo dovrei pubblicare secondo voi? Non vi sta bene mai niente…
A chi cazzo, a chi cazzo dovrei darli i miei libri?
Mi avete rotto il cazzo. Il cazzo, porco Giuda! Non è così che si fa. I soldi mi servono, porco cane: le scarpe con il tacco alto costano un occhio della testa, voi non potete capire. Non potete…
E piantatela, diavolo! Non ne posso più di questa tiritera che un nano è un farabutto di sicuro perché c’ha il cuore troppo vicino al buco del culo… Siete tutti una manica di farabutti.
Farabutti comunisti di merda siete. Cacca secca.
Io che sono fondamentalista e cattolico pure, impenitente sempre solo io posso fare il bello e il cattivo tempo… Cacca secca siete.
Farabutti. Farabutti. Farabutti…
Farabutti, io vi querelo uno a uno. 1 miliardo di euro a testa, così un’altra volta ci penserete su due volte prima di reclamare la libertà di opinione e di stampa. Maledetti farabutti, vi faccio il culo nero, per quanto è vero Iddio. Vi querelo e la facciamo finita, perché oggi è così che si va avanti e chi non lo ha capito o è uno stupido o è un Davide contro Golia…
Vi farò cagare sangue. Il sangue dei vinti. Brutti bastardi, vi farò cagare nero. Che c’è? Adesso non ridete più???
Io pubblico con chi cazzo mi pare e piace. Non devo rendere conto a voi, merdacce che non siete altro. Ed ora lasciatemi passare, il treno non aspetta nessuno men che meno me… lasciatemi passare ho detto… ho un treno alla stazione che mi aspetta… per un quarto d’ora ancora… Bastardi. Farabutti. Merdacce… lasciatemi passareee…”
Nascosto assiepato l’Oscuro Regista tace ed acconsente.
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