Il nano vince due volte

Da Paolob
Perché uno, uno chiunque, crede che in fondo ora ce ne siamo liberati.
Non solo.
Uno ormai crede che siamo sulla strada del risanamento economico, del riallineamento finanziario, sulla via delle riforme strutturali che renderanno questo paese 'moderno' - che tradotto significa che le aziende possono licenziare quando hanno voglia, che i giovani devono morire prima di avere una stabilità economica e che tutto, ma proprio tutto, deve essere privatizzato e merce di scambio.
Invece chi ha vinto negli ultimi vent'anni, continua a vincere, anche oggi, in questa apparente ombra.
Lo so cosa dite. Eccome.
- Solito fissato, solito ossessionato dalla figura del nano bagongo. Anche quando ormai è scomparso, lo rievocate, perché senza di lui, voi di sinistra, siete persi.
Invece vi inviterei a una riflessione, che naturalemente può essere confutata, ma siccome il blog è mio parlo solo io. A voi, poi, i commenti.
Quell'uomo, che ha portato l'Italia alla disgregazione sociale, geografica e allo scontro tra generazioni; quell'uomo che distrutto la convivenza, che ha cancellato il rispetto tra i cittadini e aperto la strada all'arricchimento di pochi (lui in primis) a spese dei tanti sempre più poveri; insomma quello lì ha vinto, e alla grande.
Ha vinto prima perché, a monte di tutte le nefandezze politico sociali, si è salvato dalla miriade di processi che avrebbero mandato in galera anche un bambino. Per vent'anni ha fatto melina, ha inventato leggi a suo uso e consumo, ha bloccato processi, ha introdotto nuove regole e alla fine se l'è scampata. Ultimo esempio il processo Mills, tutto da rifare, con lui che va in giro a dire, grazie ai suoi peones dell'informazione, che è stato assolto.
Ma poi continua a vincere perché il cosiddetto governo dei tecnici sta facendo quello che avrrebbe voluto fare lui ma che per manifesta incapacità politica e ignoranza abissale non è mai riuscito a fare.
Quindi oggi abbiamo un governo che distrugge le tutele nei confronti dei lavoratori, massacra ulteriormente le piccole e medie aziende che ormai non sanno più a che santo votarsi, smantella lo stato sociale, fa finta di avviare liberalizzazioni senza toccare le vere lobby, ci strangola con ancora nuove tasse e poi, ciliegina sulla torta, accarezza, coccola e non tocca di fatto (a parte qualche azione specchietto per le allodole) quelle che sono i suoi veri referenti: banche e società finanziarie. Cioè i responsabil della crisi, ma soprattutto i perpetratori della crisi grazie al loro ignobile comportamento nei confronti di privati e aziende. Oltre a proteggre le grandi aziende, le solite, quelle dai nomi noti.
E noi, pur di non rivedere l'uomo dai capelli di plastica, siamo disposti a mandare giù tutto, riconoscendo a questo governo il recupero di un'immagine internazionale decente e l'abbassamento dello spread. Tutti che parlano di spread, sopra i 300 e sotto i 300 punti, senza capire niente di cosa significa.
L'uomo del monte è un'intoccabile, da destra e da sinistra.
Tutti allineati e coperti, tutti in fila, tutti entusiasta. Guardate Repubblica. E se critichi sei il solito...
E intanto, l'uomo dai tacchi più alti della storia dopo Lady Gaga, nella sua ombra, tra le pareti della sua nuova villa sul lago di Como, tra un bunga bunga e l'altro, se la sghignazza, va allo stadio a vedere il Milan e dichiara 48 milioni di reddito.
Ciao ciao Italia, cornuta, mazziata e pure presa per i fondelli.
E i cocci sono nostri, ma solo quelli.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :