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Il naso di Giacometti – Jean Clair

Creato il 25 luglio 2014 da Maxscorda @MaxScorda

25 luglio 2014 2 commenti

Il naso di Giacometti
Le eccellenze richiamano eccellenze.
Qualche mese fa si girava per librerie con Fabrizio Loschi, amico, artista nonche’ grande conoscitore d’arte per passione e mestiere e ad un certo punto mi mise in mano "Il naso di Giacometti" proferendo una sola parola: "prendilo".
Avendo imparato che di Fabrizio c’e’ da fidarsi, obbedisco.
Accantono il libro lasciandolo in fondo alla luuunga coda di lettura, nel frattempo leggo "Ars attack" dove le tante citazioni di Jean Clair mi convincono finalmente ad approfondire i testi del grande critico francese, quando mi torna in mente di avere gia’ altro, quindi il seguito e’ ovvio.
Pamphlet su Alberto Giacometti, il grande scultore svizzero ma ancor piu’ in dettaglio, testo che attraverso "Le nez" del 1947 racconta prima dell’opera, poi dell’autore, infine il naso diviene il raccordo centrale per un’analisi artistica, letteraria e finanche antropologica.
Il naso come specchio dell’anima? Cosi’ parrebbe. Oltre l’ovvio riferimento sessuale che la storia ci regala sin dall’antichita’ nei suoi riti pagani, passando per le maschere carnevalesche del nord Italia sino ai drughi kubrickiani, nel naso c’e’ la definizione del volto, cio’ che lo caratterizza, parametro tra i primi a renderlo riconoscibile e in qualche modo antropometrico rispetto altri valori fisici e caratteriali.
Non si puo’ dimenticare la letteratura che da Gogol a Collodi hanno fatto del naso il loro protagonista e vuoi vedere che sarebbe meglio non interpellare Freud per farci spiegare gli allungamenti di naso del nostro burattino.
Edizione bellissima, un saggio che porta lontano almeno quanto riesce ad allungarsi, e’ il caso di dirlo, l’arguzia e la cultura di Clair, ottimamente illustrato e in pratica un esercizio d’arte sotto ogni punto di vista.


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