Riflessione sulla presentazione e sul libro “diversamente Angeli” di Fabio Chiarini Edizioni millelire.org 2 Dicembre 2013, libreria Angloamerica di Roma Approfondimenti: giornalista Fabiana Carucci, docente Lino Belleggia Lettore delle poesie: attore Leonardo Pellegrino
Ciò che mi è rimasto più impresso sentendo parlare il neopoeta Fabio Chiarini durante la presentazione del suo libro “diversamente Angeli” sono queste sue parole: “Pubblicare un libro è un sogno…è un’utopia che diviene realtà” ed il suo sogno, la sua utopia si è realizzata nell’incontro con la casa editrice millelire.org, pronta a trovargli uno spazio adeguato negli scaffali stracolmi di romanzi, saggi, e tanti altri libri di ogni genere.
Così, alla libreria Angloamericana di Roma, il compositore di versi di questo nuovo millennio, emoziona almeno quanto la sua forte commozione nel presentarci con limpidezza e senza alcun timore i suoi profondi pensieri, la sua grande voglia di dire.
Emerge chiaramente la consapevolezza propria dell’essere autore di poesie in una fase culturale dove è soprattutto la velocità a dominare il pensiero attraverso una comunicazione estemporanea creata solo in superficie dai social network. Anche nel rifiuto categorico alla ripubblicazione, almeno per ora, attraverso forme nuove come gli ebook, c’è proprio l’affermare la tangibilità della carta, dei libri veri, da sfogliare, da leggere tenendoli in mano, da scorrere con gli occhi e su cui fermarsi e riflettere.
Fabio Chiarini, come nel suo aspetto curato, in camicia bianca e panciotto grigio, con un viso sorridente, fresco, genuino, si presenta elegante anche nel dire attraverso i suoi versi e presentandoli in un’animata discussione spiega come le sue poesie siano l’espressione di ciò che realmente prova, nelle quali attraverso il continuo incontro tra il bianco ed il nero, due opposte entità dell’essere, rimanda ai lettori le sue interpretazioni del vivere.
In “diversamenti Angeli” si parla così di amori che finiscono, che nascono, d’incontri, in unione, in contrasto.
Sono quasi tutte poesie venute di getto, come un impeto della sua anima, sono la sua risposta immediata ad una società ancora troppo tradizionalista, incapace di assorbire nuovi amori, diversi, nell’accezione più che altro di “non conformi”, meglio forse in inglese “strangely”.
In questo suo libro è come se fosse racchiusa la richiesta di visibilità per qualsiasi essere che cerca qualcosa anche e soprattutto l’ amore.
Grande viaggiatore, Fabio Chiarini, considera l’andare a cercare nuovi spazi come la lettura profonda di un testo. Fotogiornalista, ha lavorato su questo libro, espressione della sua identità di poeta, per più di due anni, decidendo anche di tradurre da solo i suoi componimenti in inglese per renderli fruibili a tutti, per far volare ovunque quelle sue poesie che il docente Lino Belleggia considera quotidiane, composte da versi freschi e liberi, carichi di equilibrio stilistico e propri di un giovane della nuova generazione.
Del suo libro, arricchito da un’interessante prefazione di Imma Battaglia, durante la presentazione, tante sono le letture offerteci con interpretazione emotiva dall’attore Leonardo Pellegrino.
E, dopo la nostra insistenza, è lo stesso autore Fabio Chiarini a leggerci una tra le sue tante amate poesie, Angelo, e mentre declama i versi cerca con gli occhi la sua metà, quella sua parte d’angelo, che dichiara avergli dato tutta la forza per portare a compimento il suo sogno, la sua utopia…così traspare con chiarezza l’energia di quell’amore che canta con tanto impeto ed eleganza nei suoi versi di neopoeta del terzo millennio.
(Andrea Alessio Cavarretta)
http://www.fabiochiarini.com/