Magazine Africa

Il "nervo" scoperto che si chiama Libia

Creato il 13 dicembre 2013 da Marianna06

 

4-L'érosion-acrylic sur toile-30x30cm[1]

Le numerose vittime dei giorni passati ,nel corso degli scontri, a Tripoli stanno a dimostrare chiaramente che le lotte tra avverse fazioni  non solo continuano, nel dopo Gheddafi, ma sono sinonimo di paurosa e forte instabilità per la società civile.

Il Paese maghrebino permane  a tutt'oggi nel caos e non è cosa buona.

Il governo centrale, per quanti sforzi faccia, non riesce a controllare del tutto  il territorio, diviso in una miriade di gruppi, molti dei quali sono jihadisti radicali, che puntano a imporre la sharia.

Molti stranieri di conseguenza stanno ormai lasciando la Libia e le forniture di gas procedono a singhiozzo, tra blocchi e ripartenze.

Il peggio ovviamente è tuttavia per i libici ,che vedono lontanissimo il miraggio di una gestione politica democratica del loro Paese dopo la pesante dittatura di Gheddafi.

 

   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

ndr.) L'opera a corredo del testo, in alto, è dell'artista catalano Joseph Segui 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :