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Il Nexus va in Beta - Speciale - PC

Creato il 13 gennaio 2015 da Intrattenimento

Dieci suggerimenti per imparare a dominare le insolite meccaniche dell'hero brawler targato Blizzard

Finalmente ci siamo. Dopo mesi di attesa è arrivato il momento tanto atteso per Blizzard di dare inizio alla fase beta di Heroes of the Storm, il nuovo hero brawler (non chiamatelo MOBA!) della casa di Irvine che di fatto entra a gamba tesa in un settore quantomai saturo di titoli, ma fortemente polarizzato. League of Legends da una parte e Dota 2 dall'altra che macinano milioni di utenti ogni mese e frotte di appassionati a seguire tutti i più importanti tornei in giro per il mondo.

Il Nexus va in Beta
In tal senso SMITE sta provando a emergere con tutte le sue forze e parrebbe aver imboccato la strada giusta, compito che per Blizzard sembra essere tutto in discesa vista la presenza di una solidissima fan base e una discreta esperienza nell'ambiente delle competizioni videoludiche, aspetti entrambi fondamentali per ottenere successo in un territorio così ostile. L'arrivo della beta coinciderà ovviamente con il rilascio di un'altra ondata di inviti con lo scopo di aumentare progressivamente il numero di giocatori tra coloro che si sono registrati sul sito online. Proprio per questo motivo, dopo aver seguito passo passo l'evoluzione dell'Alpha tecnica nei mesi precedenti e in attesa di testare con mano le novità introdotte dalla beta, ne abbiamo approfittato per fare il punto della situazione e stilare un elenco di dieci punti che possono interessare a coloro che approcciano il titolo o magari abbracciano l'intero mondo dei MOBA per la prima volta, nella speranza di riuscire a dare dei consigli che potrebbero tornare utili durante le partite per interpretare al meglio le insolite meccaniche del titolo Blizzard.

twittalo! Dieci cose da sapere prima di mettere le mani sulla beta di Heroes of the Storm

Due dritte per iniziare

1) Provate gli eroi prima di acquistarli
La grande battaglia dei MOBA si gioca soprattutto sui contenuti. Partendo dal presupposto che rimangono tutti titoli free to play, le strade intraprese dagli sviluppatori spesso differiscono in tal senso: Valve con il suo Dota 2 ha deciso di sbloccare tutti gli eroi fin da subito lasciando al giocatore la massima libertà di provare, sperimentare, sbagliare ed imparare con qualsiasi personaggio senza imporre acquisti obbligatori. League of Legends ha invece optato per la vendita, offrendone dieci a settimana da provare in rotazione gratuita. Anche Blizzard ha scelto questo approccio, ma con una variante interessante: oltre ad avere fino a sette eroi a rotazione disponibili gratuitamente, nel Negozio è infatti presente la funzione "Prova" che permette di testare ogni Eroe prima di procedere all'acquisto definitivo. È possibile quindi prendere confidenza con i talenti e le abilità del personaggio in una piccola arena di allenamento dove si possono attivare e disattivare minion, eroi avversari e strutture simulando a piacimento situazioni di battaglia più o meno complesse.
2) Completare le quest giornaliere
Portare a termine le sfide giornaliere è un buon modo per mettere da parte le monete virtuali necessarie ad acquistare nuovi personaggi. Solitamente le più lunghe richiedono il completamento di più partite utilizzando specifici eroi o specifiche classi, sia in modalità cooperativa che in Schermaglia, con delle varianti sul tema legate ai vari universi Blizzard. Si sbloccano al livello 6 e rappresentano una fonte di guadagno extra alquanto utile soprattutto all'inizio, quando si punta a sbloccare i personaggi più economici da 2.000 monete. I più cari arrivano anche a costarne 10.000, una cifra ragguardevole che richiede sicuramente una certa dedizione per essere raggiunta senza cedere alla fretta e mettere mano al portafogli.

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3) Non si smette mai di imparare
La scelta dell'eroe o del ruolo preferito non è che l'inizio. Una volta scesi sul campo di battaglia è bene conoscere anche quelli scelti dai compagni di squadra e dagli avversari per avere una panoramica il più possibile completa sulle abilità e sui talenti a disposizione di ciascun giocatore. Capire i ruoli degli avversari (se sono Guerrieri, Assassini, Supporto o Specialisti), quali abilità di Crowd Control possono utilizzare e i loro effetti (stordimento, rallentamento, immobilizzazione) è molto importante, soprattutto in ottica teamfight dove questi si vanno a sommare gli uni agli altri per creare combo e sinergie. In tal senso è molto utile consultare periodicamente il pannello informativo richiamabile con TAB, dove oltre alle statistiche della partita in corso possiamo sbirciare quali talenti sono stati scelti dai compagni e dagli avversari per avere un'idea più precisa di cosa aspettarci negli scontri successivi.
4) Il livello 10 è cruciale
Su questo non c'è molto da dire, ma è talmente importante che gli abbiamo dedicato un intero punto della nostra lista. Il livello 10 rappresenta il punto di svolta di una partita a Heroes of the Storm perché sblocca l'abilità eroica, e visto che l'esperienza e il livellamento sono condivisi tra tutti i membri della stessa squadra, vuol dire che nel giro di un secondo ci si ritrova a fronteggiare cinque avversari che, mana permettendo, potrebbero dare il là a una serie di attacchi devastanti difficilmente evitabili. Massima attenzione quindi se ci troviamo in svantaggio a questo punto della partita: sarà fondamentale tenere gli occhi aperti per capire se un avversario sta per utilizzare un'eroica e assumere un assetto più difensivo sfruttando la copertura delle torri per uccidere un po' di ondate di minion e cercare di colmare il gap. Concedere uccisioni multiple in questo frangente con i tempi di respawn che vanno a dilatarsi progressivamente potrebbe avere ripercussioni pesantissime sull'esito dell'intera partita. Heroes of the Storm - Videoanteprima
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Heroes of the Storm - Videoanteprima

It's all about the teamfight

5) Usate la mini mappa
Ok, può sembrare un consiglio banale per i veterani, ma se vi state approcciando a Heroes of the Storm per la prima volta o se questo è il vostro primo MOBA in assoluto, allora dovete imparare fin da subito a prestare la giusta attenzione alla mini mappa, strumento fondamentale soprattutto in un titolo basato principalmente sul teamfight come quello Blizzard. Non bisogna guardarla costantemente ma come ben sa ogni giocatore di strategici in tempo reale, avere una visione il quanto più completa possibile di cosa stanno facendo i propri compagni, di dove sono i minion, delle strutture ancora in piedi e di quelle abbattute farà sicuramente la differenza. Inoltre sulla mappa viene evidenziata l'ubicazione degli obiettivi dinamici e i ping lasciati dai compagni, fondamentali per richiedere supporto o mettere in atto semplici strategie di squadra senza dover necessariamente ricorrere alla chat. Per muoversi più velocemente inoltre ricordatevi di utilizzate la cavalcatura!
6) Comunicare è importantissimo
Lo ripetiamo fino allo sfinimento: Heroes of the Storm è un gioco basato sul teamfight. La chat è un mezzo molto importante per comunicare con gli altri giocatori e anche se non siamo abituati ad utilizzarla è meglio tenerla sempre d'occhio e leggere quando un compagno scrive qualcosa. Si sa che in giochi di questo tipo gli scambi di battute spesso hanno per oggetto insulti e considerazioni infelici sulle abilità degli altri giocatori, ma se la chat venisse usata per dare consigli, chiedere indicazioni e intavolare strategie sarebbe sicuramente più proficuo per tutti. Una modalità di comunicazione più immediata sono i già citati ping, che permettono di richiedere assistenza, segnalare un obiettivo o una situazione pericolosa attirando l'attenzione dei compagni con un segnale sonoro. Proprio a questo proposito non bisogna abusarne spammando continuamente.

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7) Non mettere radici in una lane
A differenza di League of Legends e Dota 2, qui il 90% delle partite non saranno focalizzate sul farming. In Heroes of the Storm si sale di livello insieme ai propri compagni di squadra, i punti esperienza sono condivisi e non essendoci un negozio in cui acquistare armi ed equipaggiamenti stare fermi in una lane a inanellare last hit e fare stage di minion è davvero poco proficuo. Nello specifico quel 10% rimanente è a inizio partita: avviato il match è meglio occupare tutte e tre le linee - assumendo se necessario un approccio più difensivo utilizzando la copertura delle torri amiche - e uccidere le ondate di minion con l'obiettivo di distanziare gli avversari salendo al livello successivo più in fretta di loro. Questo permette di sbloccare per primi nuove abilità e dettare i tempi del primo scontro, dove possibilmente far valere la maggiore esperienza e guadagnare qualche uccisione. Ovviamente se gli avversari attaccano in gruppo una linea, il tutto va a farsi benedire e sarà necessario serrare i ranghi. D'altronde, come in ogni MOBA e in ogni titolo a squadre competitivo bisogna sempre avere una certa flessibilità e capacità di adattamento visto che le situazioni che ci troveremo ad affrontare sono ogni volta diverse e in continuo divenire, e non potremo mai sapere cosa andranno a fare gli avversari nel prossimo match. Heroes of the Storm - Trailer di Jaina
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Heroes of the Storm - Trailer di Jaina

Sul campo di battaglia

8) L'individualismo non paga mai
La conformazione della mappa, la presenza di obiettivi dinamici, l'implementazione delle cavalcature per muoversi più velocemente da un punto all'altro sono tutte scelte di game design volte a raggruppare velocemente i giocatori nello stesso luogo e spingerli a combattere. Per questo, quando ci si muove è sempre meglio farlo in gruppo o almeno con un compagno. Nel caso di personaggi di supporto, questa regola diventa tassativa: pushare una linea in solitudine non è il lavoro di un support. Viste le abilità curative, i buff e debuff da distribuire a compagni e avversari, personaggi come Lili, Uther e Malfurion dovrebbero sempre essere coinvolti negli scontri piuttosto che nello sterminio solitario dei minion. In tal senso i mercenari accampati nella giungla si rivelano preziosi alleati, tenaci e resistenti conducono l'azione di push in autonomia mentre siamo impegnati negli scontri diretti. Ad esempio i giganti sono particolarmente utili soprattutto contro gli edifici visto il loro range di fuoco più ampio di quello delle torrette che gli permette di attaccarle dalla distanza in tutta sicurezza senza venire colpiti.

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9) Non caricare a testa bassa
Soprattutto a inizio partita il ritmo stenterà a decollare, ma non lasciatevi spazientire: buttarsi alla garibaldina in territorio nemico può solo portare a una morte inutile. Le partite a Heroes of the Storm sono in media più brevi di quelle a League of Legends e Dota 2, ma questo non significa che bisogna lanciarsi all'attacco sempre e comunque. In questi casi mai correre nella mischia per via di una kill che "potrebbe" arrivare o che sembra a portata di mano se non si ha la sicurezza di portarla a termine. Può sembrare allettante inseguire un nemico molto debole, ma bisogna tenere sempre in considerazione la presenza di torrette ostili, la possibilità che alcuni avversari siano nascosti nei cespugli e i tempi di cooldown delle abilità. Se non avete un'eccellente mobilità (come nel caso di Valla) lasciate perdere. Aspettate i compagni o dirigevi sotto le strutture amiche più vicine nel caso siate voi ad essere braccati. In tal senso se venite da altri MOBA ricordatevi che non avrete a disposizione pozioni curative o di mana di alcun tipo, così come manca del tutto il flash, una magia che ha tirato fuori dai guai più di una volta ogni Evocatore. È quindi importante ponderare ogni attacco, soprattutto nel caso di inferiorità numerica.
10) Gli obiettivi prima di tutto, (quasi) sempre
Ogni mappa ha obiettivi caratteristici che sono stati disegnati proprio con l'intento di dare consistenti boost al team che se ne impossessa. Questo aspetto non deve in alcun modo essere ignorato a meno che non ci troviamo in una situazione di sostanziale pericolo in cui è meglio ripiegare piuttosto che perdere tempo inutilmente. Soprattutto nelle partite più avanzate potrebbe capitare che la squadra in vantaggio ignori totalmente gli obiettivi per dedicarsi a un push decisivo e arrivare velocemente alla base avversaria. In questo caso è necessario correre ai ripari il prima possibile e lasciare gli obiettivi in secondo piano. Come già detto in precedenza, tutto dipende dalle specifiche situazioni, ma possiamo comunque dirvi in che modo secondo noi impiegare nella maniera migliore i vari bonus presenti in ogni mappa. Baia di Cuorenero: raccogliere i dobloni e consegnarli al pirata fantasma Cuorenero permette di godere di un fuoco di copertura molto potente. A questo proposito morire e farsi rubare i dobloni dall'altra squadra può avere ripercussioni devastanti; per questo bisogna sempre proteggere i nostri compagni di squadra portatori e prendere di mira quelli nemici. Valle Maledetta: appena vengono evocati, bisogna dirigersi il più in fretta possibile verso i Tributi del Signore dei Corvi. Non ci sono scuse: gli effetti della sua ira sono devastanti e permettono un push facilissimo a chi li conquista. Miniere Infestate: precipitatevi nelle miniera appena vengono aperte! Più teschi dei non-morti vengono raccolti, più potente sarà il Golem delle Fosse risvegliato, un alleato molto resistente soprattutto contro le strutture nemiche. Entrambe le squadre ne avranno uno e proprio per questo è fondamentale riuscire ad accaparrarsi la creatura più forte. Giardino del Terrore: raccogliere cento semi permette di evocare un Terrore Arboreo, alleato utilissimo contro gli eroi avversari. In tal senso ogni squadra dovrebbe raggrupparsi attorno al proprio Terrore e proteggerlo per sfruttarne a pieno le potenzialità nei teamfight. È una creatura da combattimento, non sprecatelo focalizzandovi sulle strutture! Contea del Drago: a differenza del precedente, in questo caso il Drago si rivela molto più utile contro gli edifici che contro gli Eroi. Per dare fondo al suo potenziale la cosa migliore è utilizzare le sue abilità contro i nemici e indirizzare gli attacchi diretti verso edifici e strutture che non tarderanno a cadere.
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