di Cesare Minutello
Salvatore Toma (1951-1987)
Il nome delle rime
ai poeti , a Salvatore Toma, probabilmente…
…sul selciato s’intona la banda
barcollano in aria palloni aerostatici
sui terrazzi strillano al vento
tremuli panni come le banderuole
dal ripido scoglio d’impronte annottate
vedo ormeggiare ogni cosa perduta
la più cara o dispersa, la più minuta
sul biancore crestato dei marosi nel mare
una sola parola so tratteggiare
quella che trepida, albagio venire
illesa e ostinata ora nomina te
il cupo tuonare dei fuochi festosi
attraversa lo sguardo di un cielo insonne
che mai ha chiuso occhio nella certa esistenza
parlano oscure sulla riva le ondate
rincorrendo il tuo nome come rettili il sole
in basso artigliando quel poco che resta
il sapore d’eterno ha la faccia sicura
di chi della vita mai nulla ha temuto
spazia in alto ferino verso un luogo più grande
dell’arso, del riso, del seme, del pianto…
Cesare Minutello (Maglie, febbraio 2011)