Sono attonito, sbalordito dal constatare che la folgore dell'"attimo fuggente" che spesso attanaglia, come un tuono a ciel sereno, la vita, chi di più e chi di meno, di ciascun essere umano, emerge netta dalla difficoltà che ciascun individuo incontra nel confermare, nella propria quotidianità, se stresso. La mancanza di sufficiente reciproco riconoscimento, la pochezza di un ampio evalido scambio utile a offrire senso personale, emerge netta quale artefice del radicato vuoto esistenziale, dove l'angoscia che lo caratterizza colora di assenza il tanto ambito significato di sé. Il bisogno di acquisire senso, valore di significato personale regna così sovrano nella vita dell'uomo, da indulgere paradossalmente la piattezza noiosa del nulla!
Mazzani Maurizio