Ho avuto modo di vedere più d’uno dei confronti tra i cinque candidati a sindaco del Comune di Castellammare del Golfo. Ho appreso del diverso taglio dei programmi. Ho conosciuto la classe politica con cui si accompagnano e a cui affideranno in giunta ed in Consiglio la possibilità di rendere realizzabili le loro intenzioni. Conosco di ciascuno l’attività politica, quella professionale e sociale precedente. Conosco con chi, per chi e come hanno lavorato in precedenza. Conosco le loro provenienze in termini familiari e sociali e le loro, in qualche raro caso, assai imbarazzanti parentele. So di quali personaggi alcuni sono stati “promoter” nel passato, sia remoto che prossimo, e quale lustro abbiano dato, le “promosse personalità”, alla nostra Isola, alla Provincia di Trapani, a Castellammare del Golfo.
In pratica a meno di dieci giorni dal voto ho tutti gli elementi in mano utili e necessari per esprimere un giudizio politico ed intervenire a mio modo, ed attivamente dicendo qualcosa in favore del candidato e/o della candidata che ritengo, se non il meglio almeno il (o la) meno peggio per il futuro politico-amministrativo della mia città.
E invece no, questa volta, al contrario di quanto fatto nelle più recenti elezioni di Alcamo e di Trapani, non mi pronuncerò a favore o contro nessun candidato/a perchè certo di non suscitare, questa volta, alcuna reazione utile, ne conseguenza sul voto.
Trovo infatti inadeguato “in toto” il livello della risposta politico-amministrativa che si sintetizza nelle cinque candidature a sindaco, rispetto al contesto, alle problematiche ed alla dimensione dei problemi da affrontare e risolvere. Inadeguatezza che non è tanto e non solo dei “cinque”, i quali di tale inadeguatezza sono solo la logica sintesi, quanto di una comunità locale incapace, ancora oggi, di guardarsi dentro con onestà intellettuale e con la severità richiesta dai tempi.
Ed allora in una comunità locale di tal fatta, cosa volete che cambi un eventuale giudizio di Diarioelettorale ?
Nulla, nulla, ma proprio nulla.