Accade forse non di rado che uomini dalle aspirazioni alte e nobili debbano superare la lotta più dura nell’ infanzia ……. se si è provato qualcosa di simile, nella vita non potremo mai consolarci di sapere chi sia veramente stato il nostro nemico più grande e pericoloso (la famiglia). F.Nietzsche
La famiglia deve essere superata. Osho
Oggi si celebra il Family Day ipocrita manifestazione collettiva come non se le vedevano da tempo, però utile a dividere il gregge tra famiglia “tradizionale” e famiglia “arcobaleno”, mentre sullo sfondo si consumano drammi di portata storica come la crisi irreversibile del capitalismo, la terza guerra mondiale liquida e dissoluzione del tessuto sociale, economico e produttivo. Detto questo, che appartiene alla classica strategia del Divide et impera tipica dei nostri media di regine, Noi, più libertari dei libertari, figli di Max Stirner non potevamo sottrarci nel parlare di questo argomento, ma saremo estremisti, quindi invito le anime belle tra di voi, a non continuare la lettura, adatta solo agli spiriti liberi.
Per prima cosa oggi in piazza non vediamo fascisti contro progressisti, assolutamente no. In piazza vediamo conservatori liberali contro progressisti. Perché la famiglia è l’unica comunità che sta a cuore alla destra conservatrice, un’estensione della proprietà materiale dell’individuo, tutte le altre comunità non contano. La famiglia prima di tutto, naturale estensione e, ripeto, proprietà del capofamiglia. E questo mio discorso è confermato dalla brillante mente dissidente di Lorenzo Vitelli, che nel suo articolo Quella carcassa della “famiglia tradizionale”, paradossalmente. dal punto di vista del più autentico conservatorismo dissidente dimostra cosa realmente stanno difendendo i manifestanti del Family Day, cioè qualcosa di morto e slegato da ogni concetto tradizionale e comunitario, la famiglia ad uso e consumo, per certi versi molto simile a quella arcobaleno. Una disquisizione profonda che inoltre chiarisce la posizione dei tradizionalisti di ispirazione fascista: la loro vera posizione è che la comunità viene prima della famiglia; e’ vero Mussolini ed Hitler esaltavano la famiglia tradizionale ma non come estensione della proprietà borghese ma come mattone della più importante collettività che inevitabilmente veniva prima della famiglia, si era prima di tutto membri della società fascista o nazista e solo in secondo luogo padri, moglie e figli. Quindi prima distinzione: in campo abbiamo destra conservatrice liberale contro progressisti di sinistra, non la destra conservatrice tradizionale che pur simpatizzando per la famiglia tradizionale, ha più a cuore la comunità totale.
Seconda cosa, cito il mio amico Davide Cericola: Ecco: questo mi pare importante.Poiché è impensabile andare a dire che un gay non può amare il proprio compagno, la vera domanda è: che cosa vogliono salvare i contrari?
Un tipo di società. Il tipo di società che ha creato la famiglia tradizionale.
Un tipo di società dove l’economia dipende dal numero di braccia che la famiglia ha, un tipo di società dove il 90% della popolazione viveva di stenti, e faceva della parsimonia uno stile di vita.
Un tipo di società dove il divorzio non era pensabile perché (e cito un altro documento letto qualche ora fa) “mettersi ogni giorno in croce per la famiglia è un valore”.
Un tipo di società dove il padre comanda, la moglie fa da vassallo e comanda solo sui figli, e i nonni e i parenti anziani vanno accuditi, ascoltati, e rispettati.
Manca solo un elemento nella famiglia. I figli. Quelli che non contano un…
Io dico che tale famiglia se funziona è ottima, ma se non funziona è masochismo allo stato puro. Ecco di questa citazione condivido tutto. Quindi cosa veramente vogliono difendere i manifestanti del Family Day? Sempre citando Nietzsche, a proposito di una malattia: sei malato perché ti ha colpito una malattia, o dato che sei debole di tuo sei vulnerabile alla stessa? Applicando questo ragionamento alla famiglia, la famiglia tradizionale è indebolita dalle politiche moderne o dato che è sempre stata intrisecamente debole viene quindi indebolita? Se la famiglia tradizionale era una comunità così perfetta e autonoma come mai, senza la protezione dello stato, si squaglia come neve al sole? Perché i conservatori liberali adesso chiedono aiuto allo stato per bloccare altre tipologie di famiglie? L’unico discorso serio e più facilmente condivisibile che fanno i conservatori, più che la negazione del diritto a sposarsi, che infatti non trova molti consensi e il discorso sul vietare l’adozione a genitori gay, perché in questo caso si minaccia un individuo che non può difendersi che deve ancora formarsi, quindi si minaccia la sua formazione. Ma oltre ciò non vedo molto per cui valga la pena difendere la famiglia tradizionale moderna. Personalmente io sono figlio di una famiglia tradizionale che per mia fortuna non essendo religiosa e tantomeno ideologicamente schierata mi ha lasciato la possibilità di formare un mio pensiero autonomo senza dogmi. Io stesso mi sono sposato e vorrei dei figli, quindi dal punto di vista strettamente egoistico io dovrei essere lì al Family Day a manifestare per la famiglia tradizionale ed anzi vorrei sicuramente più sostegno, anche economico, da parte dello stato, alle famiglie tradizionali. Questo dal punto di vista personale, ma io scrivo per parlare in senso generale e in questo senso la famiglia tradizionale per me può essere superata e voglio spiegarvi il perché.
Non nascondo che Nietzsche e Osho hanno formato in maniera importante il mio punto di vista, che per fortuna posso dichiarare libero da ogni moralità, quindi amorale, detto questo suggerisco proprio un link di Osho sulla famiglia, tralasciate pure le considerazioni spirituali se non vi interessano, il discorso sui rapporti familiari è interessante, ecco il link all’articolo. Lo so, all’inizio sono considerazioni indigeste, ma piano piano inizierete a crederle vere anche voi, magari non subito, con il tempo. Detto questo cos’è la famiglia tradizionale attuale? E’ un’istituzione ipocrita dove due persone che dovrebbero amarsi cercano l’appoggio di un potere superiore per limitare la propria libertà in futuro. E’ inoltre un’istituzione dove, passata la prima fase di innamoramento, la grande maggioranza dei rapporti si basano sulla convenienza economica, sulla comodità di stare assieme, sulla difficoltà burocratica e finanziaria di separarsi, sul giudizio degli altri, sulla paura di rimanere soli, se va bene sull’affetto o sul fatto che non si vuole ferire l’altro partner, in rarissimi casi sull’amore dall’inizio alla fine. E’ inutile che magari commentiate dicendo: nel mio caso non è così oppure i miei nonni si sono sempre amati, ecc… i casi particolari veri o no che siano non mi interessano, io sto guardando la realtà attuale dove quasi dieci milioni di uomini sono clienti di prostitute e trans (in Italia), dove il tradimento è all’ordine del giorno, dove alle prime difficoltà economiche ci si separa, senza contare le innumerevoli tristi realtà di abusi e di violenze fisiche e psicologiche. Gli stessi principali sostenitori politici della famiglia tradizionale sono puttanieri, separati, frequentatori di ragazzine e trans oppure single senza famiglia.
Ma tornando ai matrimoni gay, se i conservatori non possono vietare ai gay di amarsi tra loro, possono però con importanti motivazioni vietare l’adozione di minori, con la giustificazione che viene messa in discussione la libertà e la formazione del minore stesso. Ma quindi, se i gay non sono adatti a formare dei bambini chi è adatto? La domanda è importantissima perché considerando gli innumerevoli casi di violenze domestiche, gli abusi, le pressioni psicologiche e tantissime altre problematiche, quante famiglie etero riuscirebbero a formare i propri figli in maniera veramente equilibrata? Io dico nessuna famiglia, perché per quanto si possa essere intelligenti ed equilibrati, inevitabilmente sui nostri figli si riverserà la nostra mentalità, le nostre aspettative, le nostre frustrazioni. Nel mio libro Libertà Indefinita auspico la democratizzazione o il ridimensionamento dei poteri che minacciano la libertà come lo Stato, i partiti, il capitale concentrato, il sistema bancario, l’informazione di regime, ma l’ultima concentrazione di potere che minaccia la libertà individuale, è terribile dirlo, ma è proprio la famiglia, la famiglia è la causa primaria di moltissime problematiche personali di ognuno di noi e inevitabilmente ha pesantemente influenzato la nostra formazione, ci ha creati nel bene e nel male. Quindi, il cittadino libero del futuro, a mio avviso, oltre tutte le concentrazioni di potere, deve superare anche la famiglia. Perché mentre padre e madre hanno scelto volontariamente di unirsi, come ricordava Davide Cericola, l’anello più debole della famiglia sono i figli, loro non contano niente. Di conseguenza, un sistema che voglia garantire la massima libertà, dovrà difendere l’oppressione degli zero sociali, quindi i figli dovranno essere liberi dalle loro famiglie. E su questo, condivido in pieno il pensiero di Osho. A mio avviso, i figli dovranno nascere liberi o da mamme professioniste o da supporti tecnologici e vivere in comunità di bambini ed educati fino a 15 anni, in maniera generalista attraverso una formazione oggettiva, senza alcuna influenza politica e filosofica (pensiero politico o filosofico che poi potranno sviluppare in maniera indipendente ottenuti gli strumenti conoscitivi necessari). Ovviamente un sistema del genere necessità di una radicale riforma dell’istruzione, ma questo è un altro discorso. Da questo sistema usciranno spiriti liberi non gravati da nessuna aspettativa e senza radicate pressioni psicologiche, la diversità e molteplicità dell’Umanità ne risulterebbe arricchita.
Concludiamo elencando le quattro principali evoluzioni della famiglia del futuro:
1) SFALDAMENTO CAPITAL-COMUNISTA: la famiglia tradizionale si sgretola sotto i colpi della crisi economica e delle nuova mentalità arcobaleno. E’ l’avvento di una società più libera ma con la popolazione atomizzata e sradicata da ogni tipo di comunità. E’ la strada attuale, purtroppo ad ALTA PROBABILITA’.
2) RINASCITA DELLA FAMIGLIA TRADIZIONALE: se non avvengono sorprendenti colpi di coda o un’invasione islamica, difficilmente questo scenario potrà realizzarsi. La famiglia tradizionale è sempre stata debole e senza un supporto statale o comunitario non può sopravvivere.
3A) FINE DELLA FAMIGLIA, AVVENTO DI UNA SOCIETA’ LIBERA: grazie all’attuale crollo del sistema sia a livello economico, che politico e sociale, e probabilmente anche per motivi demografici, in un futuro non proprio prossimo, potrebbe attuarsi una comunità senza famiglia, dove gli individui nascono liberi e muoiono liberi e dove la comunità diventa un’enorme famiglia allargata. Ovviamente una scenario del genere necessità di un importante cambiamento del sistema formativo e dell’intero sistema politico ed economico. La fine del capitalismo e l’avvento della società dell’abbondanza, potrebbe favorire questo scenario. Questo scenario sarebbe l’ideale completamento dell’ estremo individualismo con l’ estremo comunitarismo.
3B) FINE DELLA FAMIGLIA, AVVENTO DI UNA SOCIETA’ TOTALITARIA: dallo sfaldamento attuale della famiglia, non è escluso che in futuro, nel mondo, non si manifestino forme di controllo demografico totalitarie, dove fare figli sarà proibito e dove lo stato gestirà eventuali nuove nascite. A prima vista questo non si discosta molto dallo scenario 3A, solo che se questo si dovesse realizzare sotto un regime non-democratico o pseudo-democratico c’è il forte rischio che i nuovi individui senza famiglia vengano formati in modo totalitario secondo le esigenze del regime, cosa sicuramente definibile come distopica e lontana dal punto 3A che invece prevede una formazione puramente oggettiva (che fornisca gli strumenti, non le conclusioni) senza influenze statali. Uno scenario del genere dovrebbe assolutamente essere combattuto. Se questo articolo ti è piaciuto, non perderti Libertà Indefinita, un saggio sulla libertà e sulla legittimità di un sistema, il nostro, sempre più contestato dalla popolazione.
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Sono Giuseppe Cirillo alias Fenrir, l’autore di questo blog. Nei nostri articoli ci sforziamo di offrire un’angolazione e una visione diversa rispetto ai media di regime. Per qualsiasi domanda o per un’eventuale collaborazione contattami alla seguente mail: [email protected]
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