Magazine Ricerca

Il nostro cervello è plasmato dalla musica che suoniamo…

Creato il 08 marzo 2016 da Laricercascientifica

“Dimmi che cervello hai e ti dirò che strumento suoni”, così potrebbe essere sintetizzata la ricerca scientifica tutta italiana condotta presso l’Università di Milano-Bicocca. Le onde cerebrali, secondo gli esperti, sarebbero in grado di rivelare la nostra propensione all’utilizzo di un pianoforte piuttosto che di una chitarra o di un violino.

Lo studio pubblicato sulla vista Music Perception ha coinvolto 20 persone, musicisti e non, nella fascia d’età tra i 21 e i 32 anni. Obiettivo della ricerca era quello di individuare un legame possibile tra uno specifico strumento musicale e l’attivazione cerebrale nel soggetto. Sottoposti alla visione di 180 video in cui venivano eseguite alcune note di uno strumento musicale, i partecipanti alla ricerca hanno risposto in maniera differente al medesimo stimolo ricevuto: il livello di impegno della corteccia prefrontale, infatti, si è rivelato molto elevato nei non musicisti, poco intenso nei musicisti abituati a suonare quello stesso strumento, ed intermedio nei musicisti con la passione per più strumenti.

Una riflessione sui dati ottenuti è che quando si ascolta il suono di un particolare strumento, come ad esempio le note di un violino, la corteccia prefrontale di un violinista non deve impegnarsi più di tanto, l’impegno sarà medio per il cervello di un musicista (non violinista) e tanto maggiore per un non musicista.

I ricercatori confermano che l’utilizzo dell’area cerebrale è condizionato dalla familiarità verso un particolare oggetto o stimolo che abbiamo già conosciuto in passato. Questa stessa familiarità aumenta quando lo stimolo risulta per l’individuo noto e frequente e quindi non necessita di un lavoro considerevole di interpretazione. Analizzando il comportamento del cervello, quindi, gli esperti possono essere in grado di identificare qual è lo strumento suonato da una determinata persona così come anche qual è il suo grado di conoscenza nei confronti della musica.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog