Credo indispensabile iniziare questo articolo cercando di definire al meglio quello che intendo con ‘lato oscuro’ delle persone.
Con questo termine che ho usato e penso proprio ancora userò in avvenire, intendo nominare uno stato di fatto umano più dal punto di vista letterario che scientifico.
Sottolineo subito che non è un termine di mia creazione: lo vedo usato da più parti e non saprei al momento a chi attribuirne la paternità. Su wikipedia noto almeno tre fonti: 1) la saga di Guerre Stellari, 2) Un romanzo di Lansdale, 3) una corrente della magia nera. Non mi sento per nulla imbarazzato da queste fonti, anzi ripeto che questo articolo di opinione è una mia personale idea di come sono fatte le persone e anche se io lo uso nella mia vita pratica di ogni giorno è comunque da intendersi rivolto al versante letterario più che a una proposizione ‘scientifica’.
Il ‘lato oscuro’ delle persone è quella parte della loro mente distruttiva piuttosto che spregevole. E’ la componente ‘malata’ dell’essere umano e volendo citare altri campi del sapere, lo intendo equivalente delle seguenti altre terminologie: Mente Reattiva, Inconscio [distruttivo o primitivo] e altre che sicuramente esistono ma riportarle esattamente tutte qui mi porterebbe troppo fuori tema e darebbe addito ad altre considerazioni troppo specifiche o settoriali cosa che vorrei evitare (per esempio sconfinare in ambito religioso). Non è tra i miei scopi e per scelta non voglio ricorrere a concetti di psicologia o peggio, di psichiatria che non mi appartengono e verso cui non provo affinità per dirla tutta.
Quella che ritengo essere la caratteristicha o conseguenza più spinosa e sgradevole da recepire è la seguente:
- Tutte le persone hanno il loro ‘lato oscuro’;
Ne consegue che io, voi, tutti i vostri cari, figli, madri, padri e via di seguito TUTTI hanno il loro lato oscuro, ovvero quella parte della loro mente (e quindi vita, azioni anche) negativa, abbietta con cui non vorremmo mai avere a che fare, addirittura la crediamo fermamente impossibile o inesistente in noi o nelle persone che amiamo o in quelle che riteniamo reputevoli.
Alla luce di questo una possibile definizione di ‘persona buona’ dovrebbere comprendere che tale persona non è senza ‘lato oscuro’ ma invece è in grado al suo meglio di contenerlo, condizionarlo, comprimerlo e più ci riesce più positivo e sociale sarà il suo comportamento.
Ma questo non vuol dire che questa persone ‘buone’ non abbiano mai fatto nulla di spregevole o quantomeno biasimevole nella loro vita. No, proprio no. Tali personalità semplificando, sono quelle che meglio sono riuscite non a nascondere le loro malefatte ma a soffocare o evitare di cadere nelle compulsioni a volte anche violentissime, del loro lato oscuro.
Perchè queste riescono a fare ‘bene’ e altri invece no? Educazione, DNA, Vite Passate, fattori ambientali ecc… qui non intendo occuparmi del perchè ma casomai al massimo, del come.
Sono conscio che con questo articolo e relativa definizione, rischio di essere deriso e scambiato per un semplicione un po’ mistificatore. Sono pronto a pagare il prezzo ma appunto non volevo e non vorrò mai fare articoli o scrivere su argomenti inerenti alla psicologia o psichiatria accademiche, non mi interessa e apposta non sono e non voglio essere competente di queste. Ad altri il fardello.
Quando parlo con gli amici di cose o fatti della vita uso e ritengo sufficente, il concetto di ‘lato oscuro’. E’ funzionale e viene compreso subito dalla maggior parte delle persone. Non è di mia pertinenza tenere conferenze sulla mente umana ma avere e spiegare opinioni invece si.
[articolo in-finito, lo ritoccherò spesso visto l'oggetto...]