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Il nucleare è davvero dannoso per la salute dell’uomo?

Creato il 14 giugno 2010 da Lorenzo_gigliotto

Leggevo giorni fa un articolo su “La Provincia di Cremona” a proposito del nucleare.

Nel corso di un incontro in cui si parlava dei danni che si suppone il nucleare possa creare a chi vive nelle vicinanze di una centrale, l’ex sindaco ha posto il seguente quesito: “Perché, se vivere vicino ad una centrale nucleare non è nocivo per cose e persone, sono promessi incentivi a compensazione del fatto di ospitare una centrale?”

La risposta è arrivata dal presidente dell’ordine dei medici di Piacenza, che conferma il pericolo anche in base a studi e ricerche come quelli di Ian Fairlie o il Kikk study in Germania (il Kikk Study peraltro, se ricordo bene, era già stato ‘smontato’ mesi fa dalla Commissione Nazionale per la Radioprotezione incaricata dal Ministero dell’Ambiente tedesco, che ha rilevato l’insussistenza di questo ‘addebito’). Dunque, vivere vicino al nucleare aumenterebbe il rischio di leucemie e cancro. Addirittura del 220% nel raggio dei primi 5 chilometri…. E’ un dato su cui riflettere, senz’altro.
Come è da riflettere su un’altra voce: quella dell’oncologo prof.  Tirelli dell’Istituto nazionale tumori di Aviano, che cita i risultati di uno studio ufficiale condotto in Spagna su 8 milioni di abitanti di oltre 1000 comuni tutti a meno di 30 chilometri da un impianto nucleare.

Ebbene, non si sono riscontrati aumenti nelle patologie oncologiche correlabili al nucleare, che anzi è considerato anche in virtù di questi risultati, oltre che da meri dati di fatto, la fonte energetica forse più pulita in assoluto. Altrimenti perché mai diverse municipalità spagnole farebbero a gara per ospitare nuove centrali?



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