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Il “nuovo” articolo 18 – Seconda parte

Creato il 23 marzo 2012 da Cataruz
mar 23, 12 Il “nuovo” articolo 18 – Seconda parte

Nella prima parte ho analizzato il senso del vecchio articolo 18, con questo articolo voglio riflettere sul nuovo che si sta prospettando.

Prima di tutto credo sia necessario sapere che le sigle sindacali, in questi ultimi quarant’anni, non sono MAI riuscite a estendere le garanzie dell’articolo 18 a tutti, cioè anche a quei Lavoratori che sono occupati nelle aziende al di sotto dei quindici dipendenti. Questo fatto, assolutamente innegabile, ha determinato una forte discriminazione, inoltre, se pensiamo che le piccole e micro imprese sono la stragrande maggioranza delle attività economiche e produttive in Italia, ecco che comprendiamo subito quanto poco la modifica dell’articolo 18 inciderà in futuro.

Qui non servono le strategie sindacali o politiche, il mio vuole essere un pensiero tecnico-giuridico, non entro nel merito ideologico dell’articolo 18. Fatto sta che le sentenze di reintegro, ove veniva utilizzato l’articolo 18, sono sempre state quantificabili nell’ordine del due per cento (2%), non di più. Sovente non si arriva alla sentenza, Datore di lavoro e Lavoratore concordano un indennizzo economico prima di arrivare alla decisione del Giudice. A sentenza ci si arriva quando vi sono questioni di mero principio o di strategia sindacale, come nel caso dei reintegrati FIAT di qualche settimana fa, per fare un esempio.

Quindi stiamo parlando di pochi casi e, sopratutto, di aziende di grandi dimensioni: praticamente l’assoluta minoranza dei licenziamenti in Italia.

Il “nuovo” articolo 18 – Seconda parte
Tanti licenziamenti, quelli molto più gravi, passano in sordina, senza che nessuno li conosca veramente perché sono attivati da parte di aziende ove l’articolo 18 nemmeno li sfiora. Quelle con meno di quindici dipendenti, dove il Sindacato non c’è, non c’è mai stato e dove non ha mai avuto intenzione di andare. Meglio le grandi fabbriche, dove sono in tanti a tesserarsi e dove il sindacalista, con una sola assemblea, parla a migliaia di iscritti e non deve fare mille assemblee in piccole aziende per ottenere lo stesso numero.

Questo va detto per onestà, per senso di giustizia ai “veri” deboli, coloro che non hanno il rappresentante sindacale, i diritti sindacali, i permessi, le assemblee retribuite, le tutele dell’articolo 18 e della stessa Legge 300/70. Lo Statuto dei Lavoratori, a quei Lavoratori, non si è mai potuto applicare.

Lavoratori di serie “B” che, tra le altre cose, sarebbero pure la maggioranza dei Lavoratori italiani.

Quei Lavoratori chi li ha mai tutelati? Che articolo 18 possono mai avere avuto costoro? Perché non è stato possibile (o voluto) estendere loro questa forma di garanzia?

Ora è guerra aperta su una garanzia importante, vitale, sacrosanta, ma applicata poco, estesa mai e che, per poterne beneficiare, servono anni da passare nelle aule dei Tribunali. Eh sì, perché l’articolo 18 è parte di una legge civile e sappiamo tutti quanto dura un processo. Altro argomento ove servirebbe scriverci un libro, ma passiamo oltre.

Non essendo estesa a tutte le aziende è abbastanza logico pensare che a quei Lavoratori, occupati nelle ditte con meno di quindici dipendenti, la “bagarre” politico-sindacale di questi giorni non li tocchi nella maniera più assoluta, anzi, costoro continueranno a essere licenziati senza garanzia dell’articolo 18 o, peggio ancora, magari godranno per essere stati finalmente parificati agli altri.

Consideriamo ora che TUTTI potranno “godere” del diritto al riconoscimento del danno da 15 a ben 27 mensilità, sempre che il licenziamento sia considerato non sorretto da giusta causa o giustificato motivo.

La norma che si sta preannunciando, pertanto, pareggia i conti equiparando ogni Lavoratore. Questo fatto (a mio avviso importante quanto l’articolo 18), seppur in presenza di qualcuno che paga il conto e torna indietro, fa anche avanzare altri: i più “deboli”! Coloro che non hanno mai avuto e mai avranno né sindacato né diritti.

Costoro sono i famosi Lavoratori di serie “B” che ora, senza fare assolutamente nulla e senza che nessuno abbia mai pensato seriamente a loro, si potrebbero trovare scaraventati in serie “A”.

E senza colpo ferire!

FINE SECONDA PARTE


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