BENTLEY – “Ho perso l’amore per il calcio“. Con queste amare parole, David Bentley ha dato l’addio al mondo del calcio a soli ventinove anni. L’ala destra inglese, definito “il nuovo Beckham” durante la prima esperienza al Blackburn, si è sfogato ai microfoni di Sky Sports Uk: “Ogni minuto passato in campo è stato emozionante e mi è piaciuto un sacco. Oggi, però, il calcio è cambiato: tutto è più robotico, i media e i soldi hanno reso questo mondo più noioso e prevedibile.” La vita del calciatore inglese, ora, sarà dedicata al mondo della ristorazione: Bentley, già proprietario di un locale in Spagna, aprirà un ristorante anche nella natia Inghilterra.
Dopo aver fatto la trafila nelle giovanili dell’Arsenal, che lo lasciò partire nel 2006 senza troppo rimpianti, Bentley esplose definitivamente con la maglia del Blackburn, tanto da guadagnarsi, nel 2007, la convocazione in nazionale (sette presenze in tutto). Il Tottenham, estasiato dalle prove offerte da David con la maglia dei Rovers, lo acquistò per ben ventidue milioni, convinto di aver portato a White Hart Lane il “nuovo Beckham“. Ma l’esperienza con gli Spurs non fu affatto entusiasmante. E così, dopo due deludenti stagioni, Bentley iniziò il suo lungo pellegrinaggio alla ricerca di sé stesso, indossando le maglie di Birmingham, West Ham, Rostov e Blackburn, società a cui fu ceduto in prestito dal Tottenham. Ora, scaduto il contratto con la società londinese, Bentley ha deciso di appendere le scarpe al chiodo. Con buona pace di chi, per alcuni anni, l’ha definito come l’erede di Beckham.