Magazine Diario personale

Il nuovo carro e quel bue troppo pesante

Da Icalamari @frperinelli

tutti sul carro

Tutti sul carro – Caterpillar AM su Rainews24

Arriva il maremoto, reggiamoci forte. Se l’inciucio non va fatto, se il governissimo è una prospettiva ignobile, cosa accadrà?

Usciti dai governi tecnici del ”92 e del 94 (Ciampi e Amato, e in mezzo le bombe del ’93), arrivò Berlusconi con l’ingresso della Lega, di fatto l’apripista all’antipolitica. Oggi la Lega è sgonfia, ma l’antipolitica è al suo apice. Molti immaginano soluzioni forti, “di polso” che traghettino rapidamente a nuove elezioni, senza sentire ragioni. Dubito che gli italiani, anche quelli che hanno operato scelte tradizionali al seggio, potrebbero accettarlo senza mugugnare. O peggio.

Peer Steinbrueck, leader del partito Socialdemocratico tedesco ( e noto gaffeur, ho appena sentito dire a un giornalista del suo stesso paese) si permette di dar voce alla crisi diplomatica finora strisciante tra Germania e Italia: il nostro voto è la premessa per il tracollo dei mercati.

Indignato, perfino il Papa ci ha mollati.

Indignatissimo, Stephane Hessel, se ne va da questo mondo.

Indignatissima, riconosco le difficoltà di governo con questa legge elettorale ma non mi spiego come possiamo accettare che nessuno abbandoni la nave:

Formigoni, la Lega ancora vincente in Lombardia,

Bersani, D’alema, Veltroni, …Amato (Amato! Non posso crederci), sono ancora tra noi,

Grillo, il vecchio front man del movimento “giovane”  che resta attaccato alla testa del carro e impedisce di andare oltre la sua ingombrante presenza,

Migliaia di politici rieletti, macchiati pubblicamente da varie colpe,

Ma insomma.

Roma da oggi si ritrova barricata per la fine del papato. Io devo prendere l’autobus, la metro e poi un altro autobus. Meglio che mi metta in moto senza pensare ad altro. Consiglierei di fare lo stesso ai nuovi eletti.


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