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La nuova legge sul fisco che il governo dovrebbe varare la prossima settimana porterà con sé la rivoluzione del catasto e cambierà il rapporto che i cittadini hanno con il valore della propria abitazione. Ora infatti le tasse sulla casa vengono calcolate in base ai "vani catastali" in cui è divisa l'abitazione: in termini di tasse una camera da 14 metri quadrati o il salone di 30 pari identici. Le nuove regole fisseranno invece il valore della casa in base ai suoi metri quadrati. Cambierà quindi la scaletta delle categorie catastali. La riforma punta a far sì che il valore fiscale della casa corrisponda il più possibile a quello di mercato. Per raggiungere l'obiettivo si terrà conto di quanto vale l'abitazione sia in termini di reddito che di patrimonio. Il corretto conteggio sarà effettuato grazie ad un complesso algoritmo e i contribuenti, nel loro complesso, saranno chiamati a pagare di più. Soprattutto se proprietari di abitazioni in centri storici o in città a vocazione turistica. Dopo aver misurato la casa in metri quadri e averne stabilito la categoria catastale d'appartenenza, all'immobile dovrà essere attribuito un corretto valore fiscale. Per farlo bisognerà prima rapportarlo al suo valore di mercato e definire suoi due valori base: quello reddituale e quello patrimoniale. E mi fermo qui altrimenti mi perdo! Ovviamente in questa nuova legge saranno sicuramente le zone turistiche ad essere maggiormente colpite, mentre le valutazioni in periferia non dovrebbero subire grossi cambiamenti.
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