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Il nuovo di Avoledo, il nuovo di Leoni

Creato il 03 giugno 2011 da Mcnab75
Il nuovo di Avoledo, il nuovo di Leoni

Post dedicato a chi mi accusa di schifare gli autori italiani (accusa che, di per sé, denota già l'intelligenza di chi me la rivolge).

In questi ultimissimi giorni mi sono state segnalate due uscite estremamente interessanti, di autori che stimo e che leggo da anni. In primis Un buon posto per morire, di Tullio Avoledo e Davide Boosta Di Leo. Tengo a specificare che dei due l'autore a cui faccio riferimento è Avoledo. Boosta, che io conoscevo solo come membro dei Subsonica, mi è completamente ignoto a livello di scrittura.

Questa la quarta di copertina:

 

Alzando gli occhi al cielo non si vede, eppure è lì. Il Sole Nero. Il Distruttore. Fra trenta giorni se ne accorgeranno tutti, ma allora sarà troppo tardi. Pochissimi sanno cosa sta per accadere: politici, industriali e finanzieri, vertici religiosi e militari. Ogni gruppo di iniziati al segreto trama ai danni degli altri, con un proprio obiettivo... Ma esiste una speranza. Secoli fa qualcuno ha creato uno strumento per opporsi a questa diabolica cospirazione. Un Gioco di codici ed enigmi pensato per addestrare in segreto i Salvatori dell'Umanità, adeguandolo alle tecnologie delle diverse epoche. Tocca a due estranei, Leo e Claire, un uomo e una donna feriti e disperati, e ignari del pericolo, raccogliere la sfida. E cercare di fermare il conto alla rovescia verso il Giorno del Giudizio, costi quel che costi. Alleandosi anche con il diavolo. Perché il mondo, dopotutto, è un buon posto per vivere.

 

Avoledo non mi ha quasi mai deluso, anche se forse non ha più raggiunto la perfezione un po' ingenua e folle del romanzo d'esordio, L'elenco telefonico di Atlantide. Tuttavia è una delle migliori espressioni della narrativa italiana – di genere e non – col raro pregio di riuscire ad arrivare a chi non leggerebbe mai un libro di fantascienza, un thriller esoterico o un romanzo ucronico.


Il nuovo di Avoledo, il nuovo di Leoni

Seconda e ultima segnalazione per oggi dedicata a La porta di Atlantide, dell'altrettanto valido Giulio Leoni, di cui ho letto e apprezzato La regola delle ombre, E trentuno con la morte, La donna sulla Luna. Mi manca tutto il suo ciclo con protagonista Dante Alighieri nei panni di detective, ma credo di poterne fare tranquillamente a meno.

La sinossi del nuovo romanzo:

 

Vanja è bellissima. Alta come una modella, lo sguardo di ghiaccio e i lunghi capelli completamente bianchi... il suo fascino enigmatico spicca nella sala semivuota dove è in corso una conferenza sulla leggendaria isola di Atlantide. Ovvio che la noti uno scrittore di romanzi gialli, tanto sembra fuori posto in quel luogo. Come è insolito il mestiere che si è scelta in Italia: la dama di compagnia. E le sorprese sono appena cominciate: poche ore dopo l'incontro alla conferenza, muore in circostanze sospette l'anziana signora che Vanja assisteva, una donna che è stata un tempo una famosa veggente, e che porta con sé il segreto delle sue visioni. Tra cui forse proprio la chiave che apre la porta dell'isola perduta. Affascinato dalla giovane slava, il protagonista inizia una personale indagine. Ma presto viene travolto da un turbine di indizi e prove che assumono una luce ancor più sinistra in presenza di nuovi omicidi. Una trama in cui nulla sembra avere senso, e in cui compaiono via via fatti e personaggi sempre più strani. Nulla, se non appunto le tracce appena visibili di quella antica terra, Atlantide, e del mistero della sua scomparsa. Perché è da quella remota tragedia che tutto ha avuto origine. Lo crede disperatamente Vanja, custode di un segreto inconfessabile che si è portata dentro dalla nascita. E comincerà a crederlo anche il protagonista, sempre più sconcertato da quello che va scoprendo: Atlantide è davvero esistita, le sue rovine attendono qualcuno che le riporti alla luce con il loro segreto.

 

Avoledo lo inizierò a breve, per Leoni aspetterò di trovarlo sul mercato dell'usato.

Sì perché, come al solito, il vero difetto di queste nuove uscite sono i prezzi.

 

La porta di Atlantide, edito da Mondadori, costa 19.90 euro (440 pagine). Ben 13.99 in versione digitale (ePub con DRM)

Un buon posto per morire, edito da Einaudi, costa 20 euro (650 pagine).


Follia.


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