Robert Pattinson è Lawrence d’Arabia in ‘Queen of the Desert’ di Werner Herzog (foto, forse un fotomontaggio, da Robert Thomas Pattinson italian fanclub)
Proprio stamattina è arrivata, dall’efficientissimo uff. stampa della Berlinale, la notizia che il nuovo film del gran tedesco Werner Herzog sarà in concorso al più grande film festival tedesco (inizio il 5 febbraio, conclusione il 15, assegnazione dell’Orso d’oro la sera del 14). Film che si aggiunge ad altri pesi massimi già annunciati, come i nuovi Malick e Greenaway. Titolo assai herzogiano: Queen of the Desert, La regina del deserto. Che poi è il biopic di Gertrude Bell, una di quelle eccentriche signore inglesi che tra Otto e Novecento erano solite esplorare impavidamente e non senza un certo ardore romantico le più remote plaghe del globo, con preferenza per location esotiche all’ombra delle dune e dei minareti (ah, l’Islam).
Herzog sul set in Marocco
Mrs Bell era – copincolliamo da Wikipedia – “traveller, writer, archaeologist, explorer, cartographer and political officer”. Political officer? Ma sì, con la copertura della sua passione orientalista per deserti, tende, tappeti, e turcherie, araberie e persianerie varie, durante la dissoluzione dell’Impero ottomano diede una bella mano per conto dei servizi segreti di sua maestà agli arabi in rivolta contro la Sublime Porta. Ricorda qualcosa? ricorda qualcuno? Come no, il Lawrence d’Arabia che negli stessi luoghi e negli stessi tempi fu il più famoso britannico a operare, e a guerreggiare anche, dalla parte della rivolta antiturca. Finì come sappiamo, con la fine dell’Impero Ottomano e la nascita di stati arabi nel Medio Oriente, o Mezzaluna fertile.
una delle poche immagini trapelate finora del film
Anzi, la signora Bell diede il suo contributo all’invenzione dal nulla di quello stato artificiale voluto dai britannici che si chiama Iraq, già, l’Iraq che ai nostri cupi giorni si sta dissolvendo sotto i colpi del califfato dell’Isis (ma anche i curdi se ne sono andati per conto loro da un po’). Grande materia per un film, con dentro molte delle cose che piacciono parecchio a Werner Herzog. Natura maestosa, sfide umane ai limiti dell’impossibile, personaggi bigger than life. Con Nicole Kidman quale Gertrude Bell, e speriamo che il botox le consenta qualche movimento facciale in più di quelli che le abbiamo appena visto in Paddington. L’ubiquo James Franco è il politico Henry Cadogan e – è questa la novità più succulenta e fin sconvolgente dell’intera operazione – Robert Pattinson quale Lawrence d’Arabia. Chiaro che saran tutti lì (intendo: tutti quelli che hanno un’età e una memoria filmica) a confrontarlo con il Peter O’Toole del leggendario film di David Lean. Però, riconosciamolo, il fisico del ruolo ce l’ha, l’occhio ceruleo pure. A Berlino vedremo.