Ladbrokes ha aperto le scommesse suo nuovo premio Nobel per la letteratura. A sorpresa, il favorito al momento è Ngugi Wa Thiongo, dato 4\1. In Italia è disponible SOGNI IN TEMPO DI GUERRA, edito da Jaca Book:
Ngugi Wa Thiong’o, fra i più grandi scrittori africani viventi, dispiega in queste pagine il racconto della sua infanzia e prima adolescenza con disarmante semplicità e freschezza. Scrittore capace di esplosiva denuncia politica (Petali di sangue, Jaca Book, 1979) e di complesse tessiture polifoniche del mondo keniano post-indipendenza (“Un chicco di grano”, Jaca Book, 1978, 1997), raccoglie qui le sue energie di narratore distillandole in un linguaggio immediato, che si fonde con il racconto di se stesso ragazzino, ma che progressivamente sempre più va amplificandosi nei grandi eventi storici in cui il protagonista si trova immerso. Prendendo le mosse dai più lontani ricordi del suo gruppo familiare, tutta l’esistenza raccolta nelle cinque capanne del padre e delle sue quattro mogli, la storia personale del bambino finisce per incontrarsi e scontrarsi con quella di un Kenya scosso dai fermenti indipendentisti e dalla dura repressione del governo britannico. Il fascino della parola pervade tutto il libro, presagio del destino del protagonista: dai racconti collettivi del paese, in cui la consistenza storica del fatto si perde nella pluralità delle voci che lo compongono, alle storie raccontate in famiglia “con il riflesso delle fiamme che danzava sui volti”, dall’incontro con la parola scritta, grazie a un’inseparabile Vangelo prima e alla biblioteca di un insegnante poi, alla fallace linearità della propaganda coloniale che occupa ogni spazio pubblico.
Uno scrittore che ha vissuto sulla propria pelle il peso delle persecuzioni ideologiche nel Kenya degli anni Settanta, quelli di Daniel Arap Moi. A causa di una sua opera teatrale, fu imprigionato, e scrisse in carcere la sua prima opera in lingua nativa su rotoli di carta igienica.
Le quotazioni di Philip Roth sono diminuite, stabili quelle dell’altro superfavorito, Haruki Murakami. Ecco la lista comleta dei “favoriti”, ma ricordate che a Stoccolma le sorprese sono di casa..
Haruki Murakami
Assia Djebar
Svetlana Aleksijevitj
Joyce Carol Oates
Jon Fosse
Adonis
Milan Kundera
Philip Roth
Peter Nadas
Bei Dao
Mircea Cartarescu
Ko Un
Thomas Pynchon
Cees Nooteboom
Umberto Eco
Nuruddin Farah
Darcia Maraini
Margaret Atwood
Don DeLillo
Amos Oz
Antonio Lobo Antunes
Richard Ford
Salman Rushdie
Javier Marias
Cormac McCarthy
Bob Dylan
Peter Handke
William Trevor
Les Murray
Ngũgĩ wa Thiong’o signs copies of his new book Wizard of the Crow at the Congress Centre in central London. Wizard was his first book in 20 years, following 22 years of exile due to his highly political work (including the bestselling novel Petals of Blood). Achebe selected the novel Weep Not, Child by Ngugi wa Thiong’o as one of the first titles of Heinemann’s African Writers Series. Ngũgĩ wa Thiong’o. (Photo credit: Wikipedia)