PROGETTO CO2: per la prima volta la Musica entra nelle carceri per educare all’ascolto e dare sollievo.
Il progetto ha una durata triennale e prevede gruppi di lavoro in quattro carceri:Monza, Opera - Milano / sezione maschile media sicurezzaRebibbia - Roma / sezione femminileSecondigliano - Napoli / sezione maschile media sicurezza
VAI AL SITO UFFICIALE: www.co2musicaincarcere.it
PREMESSA:
CO2-Controllare l’odio nasce da una metafora: l’uomo emette di giorno, come le piante di notte, un suo invisibile veleno, un’anidride carbonica (CO2) fatta dei peggiori umori e sentimenti spesso repressi. Il senso del progetto è dunque quello di lavorare consapevolmente con le forze della Musica al fine di limitare le emissioni di quell’invisibile veleno emozionale che è l’odio, il risentimento cieco.Un lavoro che compiuto con serietà e rigore, attraverso una serie di persone preparate, motivate, con un protocollo chiaro, può avere una molteplicità di valori: umano, artistico-scientifico e di sensibilizzazione verso approcci meno casuali in tutti i settori della produzione musicale.
FRANCO MUSSIDA E IL SUO PROGETTO PER LA MUSICA NELLE CARCERI
CO2 è il nome del progetto sperimentale voluto da Franco Mussida. Dal 2013, infatti, l’ex chitarrista della PFM ha portato avanti questa sua iniziativa finanziata dalla SIAE e sostenuta dal Ministero della Giustizia e sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica. CO2 consiste nell’aver realizzato e posizionato in 4 luoghi di detenzione speciali audioteche contenenti Musica strumentale di tutti i generi. Ciascun genere o linguaggio è diviso in 9 Stati d'Animo” prevalenti, usati per classificare ognuna delle composizioni in base ai suoi propositi emotivi, agli specifici elementi di forza evocativa che ne caratterizzano la comunicazione emozionale. La sperimentazione consiste nello studiare gli effetti di un uso frequente dell’Audioteca. Il lavoro è assecondato da momenti settimanali di ascolto guidato ed educato della Musica da parte di musicisti professionisti. Il fine è valutare gli effetti di un uso costante dell’audioteca sul comportamento quotidiano e sul miglioramento dell’umore dei detenuti. In sintesi viene messa a disposizione di ogni istituto: una Audioteca (SAEM Stazione per l’ascolto educato della Musica) con consultazione libera per tutti i detenuti, e personalizzata per i detenuti che effettueranno la sperimentazione con codici di accesso individuali; corsi di formazione per i detenuti per l’uso autonomo del software; corsi settimanali della durata di due ore per l’ascolto educato della Musica, condotti da un musicista. I brani presenti in ciascuna audioteca, attualmente circa 1.000, sono stati suggeriti e associati a specifici stati d’animo da musicisti, giornalisti, docenti e personalità di rilievo in ambito musicale e non solo. La natura prettamente soggettiva dei suggerimenti incentiva il processo di comparazione. Tra le diverse rilevazioni assegnate ai detenuti, c’è anche quella di confermare l’indicazione emotiva suggerita, comparandola con la propria personale esperienza. Punto di organizzazione, di raccordo e di raccolta per tutte le informazioni della sperimentazione è il CPM Music Institute. Adesso, tre anni dopo l’inizio del progetto, Franco Mussida ha lanciato un appello rivolto agli operatori musicali e agli appassionati di musica: suggerire tramite il sito ufficiale di CO2 nuovi brani da aggiungere all’audioteca.
Ecco la lettera dell’ex chitarrista della PFM:Cari amici, per ciascuno di noi la Musica è una grande gioia, un meraviglioso mezzo per vivere e far vivere negli altri le nostre più intime emozioni. Musicisti e ascoltatori sono quindi una sola grande famiglia. Ma ci sono persone che per paura di vivere il dolore della propria condizione di vita, soffocano il mondo dei propri sentimenti, escludendo anche quelli che li aiuterebbero ad alleviare quel dolore: speranza, gioia, ottimismo, entusiasmo e anche la nostalgia, che sa donare il ricordo di momenti felici. La Musica, magia assoluta, in ogni suo genere e stile, li contiene tutti. Vi chiedo quindi di contribuire a portare, con la vostra sensibilità, quelle emozioni dimenticate in alcuni carceri, suggerendo i titoli dei brani strumentali che amate, di ogni genere e clima emotivo. Li inseriremo in speciali audioteche per dare forza e nuova energia emotiva ai detenuti di Opera, Monza, Secondigliano, alle donne di Rebibbia. Vogliamo riempirle con 20.000 brani, divisi poi per “Grandi Stati d’Animo. Il progetto si chiama CO2, è sostenuto dal Ministero della Giustizia col patronato della Presidenza della Repubblica. Organizzato dal CPM Music Institute, è sovvenzionato dalla SIAE che con questa iniziativa vuole ribadire il ruolo importante di autori e compositori nella nostra società. Vi chiedo quindi di andare sul sito co2musicaincarcere.it e suggerire tutti i brani che desiderate. Troverete descritti scopi, indicazioni, e procedure necessarie per farlo. La genialità dei musicisti di tutte le epoche, di tutti gli stili, potrà cosi essere goduta anche in quei luoghi in cui l’unica libertà che non deve essere assolutamente persa è quella del sentire del cuore. Vi ringrazio, e vi chiedo di diffondere a tutti questo appello. Franco Mussida”