13 dicembre 2013 Lascia un commento
E’ la storia parallela di due ragazzi, il primo molto povero, pieno subproletariato in attesa di riscossa. L’altro e’ il bravo ragazzo con una borsa di studio per gli Stati Uniti ma con pochi soldi in tasca e con un lavoro da trovare per potersi mantenere.
Entrambi esperti di kung-fu, finiranno dopo varie vicissitudini negli USA a lavorare fianco a fianco come sguatteri ma la mafia cinese e’ ovunque e anche lontani da casa, dovranno combattere per difendersi da soprusi e violenze.
Uno passera’ tra le fila dei cattivi, l’altro si perdera’ nella droga ma alla fine usciranno vincitori
In fondo la trama e’ sempre quella, i buoni, i cattivi, scazzottate e il bene trionfa. Ora non e’ che ci si aspetti molto di piu’ e del resto non lo si vorrebbe nemmeno. E’ anche vero che per questo genere di film la trama e’ qualcosa che sta attorno ai combattimenti, un rivestimento a ben vedere superfluo ma che imbelletta piacevolmente il prodotto finito.
Ad ogni modo la sostanza c’e’ perche’ gli attori ma dovrei dire gli atleti, sono ovviamente straordinari, anzi abituati come siamo ai finti ninja hollywoodiani, gente che mena sul serio e’ un vero spettacolo per gli occhi.
La regia non esiste o meglio ha senso in funzione delle coreografie e del resto Chang fu uno dei piu’ prolifici maestri di genere la cui funzione si limita ad assemblare l’azione col piu’ alto grado di spettacolarizzazione.
Bravo e divertente Fu Sheng, agli albori della carriera cinematografica ma gia’ star dei film targati Shaw Scope. Precursore ed ispiratore dello stile scanzonato che caratterizzera’ Jackie Chan, ne ricorda fattezze e movenze, grande atleta. Grande atleta anche Sun Chien, l’altro protagonista, piu’ fortunato nella vita, Fu morira’ nemmeno trentenne, ha meno carisma non meno abilita’ nelle arti marziali.
Film innocente e divertente, curioso e spettacolare, non imperdibile ma consigliato.