(foto di Aldo Moroni)
Oggi sia l' Ecomuseo della Valle Olona, o manifestazioni come Girinvalle e Caccia ai Tesori della Valle Olona, perseguono un duplice obiettivo: da un lato la tutela e la valorizzazione del patrimonio urbano e naturale esistente, dall’altro la riconquista di un sistema di spazi e relazioni che leghi insieme il presente e il futuro della Valle Olona, ad esempio il Cotonificio di Solbiate. Nonostante la cronica mancanza di fondi, che ne ha pregiudicato lo sviluppo il Parco del Medio Olona ha prodotto ottimi documenti.
Proprio a Pag. 43 dello StudiopropedeuticoProgrammaPluriennaleInterventi del Parco del Medio Olona si può leggere 5.4 VINCOLI INSISTENTI SUL TERRITORIOSul territorio in esame sono stati individuati vincoli relativi ai corsi d’acqua e ai boschi, ai sensi della L. 431/85. Tali vincoli sono illustrati di seguito. 5.4.1 VINCOLI SUI CORSI D’ACQUAI vincoli sui corsi d’acqua sono definiti ai sensi dell’Art. 146 – lett. c - comma 1 – Ex L. 431/85, che prevede delle fasce di rispetto di 150 m.Da Ovest a Est sono stati individuati (Figura 5.2): il Torrente Tenore, sul confine occidentale del Comune di Fagnano; il Fiume Olona, che attraversa il territorio del PLIS al centro da Nord a Sud e rappresenta il confine tra i vari Comuni; il Fontanile di Tradate, che scorre nella porzione orientale del territorio di Gorla Maggiore e termina a Gorla Minore.
PLIS “PARCO DEL MEDIO OLONA” from Iniziativa 21058
o nella slide15: "... Il progetto della Pedemontana rappresenta pertano per il PLIS un’occasione per perseguire le seguenti esigenze: •Strutturare in modo significativo il percorso della Via Verde, dando modo di creare il raccordo con i parchi limitrofi (RTO e Rugareto), e rendendolo simile alla ciclopedonale della Provincia dal punto di vista infrastrutturale (inteso come realizzazione di fondo ed opere accessorie); •Connettere la Via Verde alla ciclopedonale provinciale e al percorso pedonale della ex ferrovia; •Creare nuove linee di collegamento (all’interno del progetto della Via Verde) ciclopedonale est-ovest, attualmente assenti, dando modo di connettere la parte principale di Parco con la propria appendice ad ovest e con il Parco del Ticino; •Dare modo alla popolazione di fruire dei percorsi, andando a realizzare zone d’interscambio (punti d’approdo) che permettano di posteggiare auto e bici per poter proseguire in bici o a piedi all’interno del Parco, lungo i percorsi realizzati; •Riqualificare le aree boschive esistenti, preservando corridoi ecologici e riqualificando aree di pregio naturalistico. mitigazione e compensazione ambientale delle infrastrutture impattanti"
PLIS “PARCO DEL MEDIO OLONA” - SCHEDE from Iniziativa 21058
Insomma “cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio” CALVINO ITALO, Le città invisibili, Einaudi, Torino 1972
L' Amministrazione comunale della Voce solbiatese invece procede in senso opposto, prima cancellando il Parco di Solbiate, ed ora con il progetto dei Vasconi.
Infatti non si capisce perchè nella Relazione paesaggistica del progetto sono indicati correttamente :
"Confrontando le cartografie menzionate, si evince come l’area interessata dal progetto è interessata dai seguenti vincoli/rilevanze:Vincolo paesaggistico sui fiumi, fascia di 150m (D.Lgs.42/2004);Rete ecologica – Zona tampone e Area critica; PLIS “Parco del Medio Olona”.
"In sede di progettazione si è tenuto conto di questi elementi ponendo particolare attenzione alle scelteprogettuali (ad esempio per i materiali) ed all’inserimento paesistico delle opere nel contesto".
Quest' ultima frase ci sembra veramente stonata con la storia e il futuro del "Prà dul Caimi"
Inoltre: "Si ritiene opportuno riportare gli obiettivi e le linee d’azione individuati all’interno del Documento di Piano aproposito del tema “Ambiente” e sottolineare i punti in cui la realizzazione del progetto coincide appunto con gli stessi. Ad esempio: ... il “ripristino e la tutela degli ecosistemi anche attraverso l’innovazione della progettazione delle infrastrutture... o valorizzare il patrimonio culturale e paesistico del territorio..." sottolineando poi: "Per quanto riguarda il quadro territoriale di riferimento della disciplina paesaggistica regionale, il Piano paesaggistico individua l’area di progetto all’interno degli “Ambiti di Criticità – Indirizzi di tutela – Parte III”, e nello specifico nell’area identificata come “VALLE OLONA E VAL MOREA, VAL D'ARNO”, comprendente i comuni di: Rodero, Cantello, Malnate, Lozza, Vedano Olona, Gazzada, Schianno, Morazzone, Castiglione Olona, Gornate Olona, Caronno Varesino, Carnago, Castelseprio, Tradate, Lonate Ceppino, Cairate, Gorla Maggiore, Gorla Minore, Marnate, Solbiate Olona, Fagnano Olona, Cassano Magnago. Si tratta di ambiti di particolare rilevanza paesaggistica sui quali si richiama la necessità di esercitare una specifica attenzione nell'elaborazione degli strumenti di pianificazione territoriale"
Arrivando poi ad esprimere però conclusioni opposte e quindi, secondo noi, completamente errate :
"Il presente elaborato rappresenta la Relazione Paesaggistica a corredo del progetto preliminare dei “Lavoridi adeguamento degli sfioratori comunali” relativi alla rete fognaria del Comune di Solbiate Olona (VA).Dall’analisi degli impatti, non sono emerse ostruzioni sul paesaggio né sull’ambiente. Si sottolinea come lalocalizzazione delle strutture di progetto, contribuirà a mimetizzare il loro impatto sul paesaggio. Sulla base di quanto emerso, è quindi possibile concludere che non sono previsti impatti negativi sul paesaggio né sull’ ambiente".
Viste le scelte compiute si capisce anche perchè, come presidente della nuova commissione comunale del Paesaggio, sia stato scelto un geologo. Visto che è quasi Carnevale... speriamo sia tutto uno scherzo
P.S. Fascia di rispetto ai corsi d’acqua vincolati (150 m)
Parte III del D. Lgs. 42/2004 - Art.142 lett. c - Aree tutelate per legge(recepite da L. 431/1985 cd. "Legge Galasso") ... I fiumi, i torrenti ed i corsi d’acqua iscritti negli elenchi di cui al testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici approvato con R.D. 11 dicembre 1933 n. 1775, e le relative sponde o piede degli argini per una fascia di 150 m. ciascuna sono oggetto di tutela e valorizzazione per il loro interesse paesaggistico. Per l’esatta individuazione della fascia dei 150 m. del vincolo si ritiene che “le fasce laterali ai fiumi, per la lunghezza di 150 m. , vanno calcolate con riferimento alla delimitazione effettiva del corso d’acqua, cioè a partire dal ciglio di sponda o dal piede esterno dell’argine, quando quest’ultimo esplichi una funzione analoga alla sponda nel contenere le acque di piena ordinaria.