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Periodo di transito, quello attuale per la piccola e incantevole Positano. Giugno, non è ancora uno dei mesi più sovraffollati ma è il prologo, per così dire, di un libro che si apre. L’inizio di un ciclo che si eleva ad una potenza sempre maggiore, è il gradino di partenza di una lunga scala.
Insomma, abbandonati i libri, i banchi di scuola, le quattro mura soffocanti degli uffici arriva finalmente l’ESTATE. Momento attesissimo, fin dai primi giorni in cui termina. Momento nel quale si è annebbiati dall’inarrestabile voglia di riaverLA! Effettivamente passa sempre troppo in fretta. Bramiamo dal desiderio di averla, per mesi e mesi, e una volta arrivata, ci sfiora in maniera quasi impercettibile! L’importante è però rendere, a modo proprio, l’ESTATE un qualcosa di memorabile. Non esiste una regola vera e propria per la vacanza “da favola”, quella degli alberghi extra lusso nella quale appaiono statue sorrette da colonne marmoree, piscine con apertura telecomandata, Tv al plasma, frigo bar o cose del genere. Non esistono solo le mete fisse, quelle più “IN” dove vanno a pascolare gran parte di tutti i ragazzi in cerca di obiettivi sicuramente poco diversi l’un dall’altro (che si riconducono spesso a BALLARE, SPIAGGIA, BALLARE, BERE, BERE E DORMIRE, BERE..e il giorno dopo, la fotocopia del giorno precedente) La vera ESTATE è quella che ci costruiamo noi nel tempo, con i nostri interessi, le nostre amicizie, le nostre esperienze!
Positano ad esempio, penso sia uno dei pochi posti al mondo che riesce a trattenere con sé un fascino che altri perdono da un momento all’altro, con lo scoccare dell’inverno. Le lunghe mareggiate che logorano la fragile consistenza delle rocce, i raggi deboli che cercano di penetrare le nuvole, il vento fresco e salato e la salsedine sui piccoli e tondi ciottoli del litorale. D’altronde questo non nega il fatto che Positano d’inverno inizi a trasformarsi letteralmente. Tutto va in letargo. Qualunque forma vivente non è più presente tra le piccole e sinuose stradine. C’è un abisso. Ma forse proprio tutta questa nullità, questo silenzio insistente, questa troppa tranquillità.. ha un suo perchè, una capacità ipnotica tutta sua! Ogni volta che torno qui, da tanti anni ormai, è come se avesse sempre un qualcosa di nuovo, di inesplorato! E non stanca mai. Mi sa tanto di posto misterioso, come se alle spalle di queste piccole e innocue casette colorate, si aggirasse un segreto mai svelato, una storia ancora irrisolta.. Il classico scenario da Hitchcock! Il paese dalla duplice identità. Lo “Psyco” dei nostri giorni! Dove tra un’estate e un inverno c’è un cambiamento totale. Quindi, sappiate apprezzare entrambe le versioni di questo paese, la caotica, vivace terra brulicante di gente e il tenebroso e affascinante covo di misteri. Buona estate a tutti!
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