Un Paese dove si picchiano i manifestanti come pupazzi e se reagiscono li si condanna da 6 a 12 anni è anche quel luogo dove è possibile inviare poliziotti, di notte, dentro una scuola a massacrare chi dorme. Un Paese dove la partitocrazia, che ha devastato tutto per anni, si ritira in buon ordine per lasciare che il colpo di grazia lo dia un governo di non-eletti. Un Paese dove si fanno puntualmente gli interessi dei potentati economici, delle banche, degli evasori, dei ricchi mentre si impongono tasse e sacrifici draconiani. Un Paese dove mentre la crisi falcidia posti di lavoro e garantisce disoccupazione a vita a studenti e senza-lavoro, si cancellano le principali garanzie e si riducono i diritti sindacali. Il Paese delle mafie, del voto di scambio, delle stragi impunite, della destra perenne prima e dopo il fascismo, il Paese di quel triste sovrano di Arcore che ora ritorna sul luogo del delitto... richiesto e approvato dai molti che l'hanno sostenuto ed eletto ben quattro volte! Di questo solo orrore si duole il povero Bersani? E allora l'orrore diventa tragicomico e farsa insieme. Si può morire d'orrore ma anche di malinconia. In un Paese dove esisteva il primo partito comunista dell'Occidente ed ora c'è il PD.