Una meta a dire il vero l'avevate, ma stranamente non siete in grado di raggiungerla. Qualcosa, o qualcuno, sembra impedirvelo.
Girate, girate, e poi, improvvisamente, nel folto delle foglie e nell'intrico dei rami, ecco apparire qualcosa. Un muro in mattoni, una finestra priva di imposte che vi osserva, con le sue occhiaie vuote. Ancora qualche passo, una radura che si apre, gli uccellini improvvisamente tacciono, il silenzio regna sovrano, gli alberi che abbracciano poche case, l'edera ondeggiante padrona di tutto.
Eccolo, è lì. Il torrente scorre cantilenando sulla sinistra. Ne indovinate la presenza dal rumore giocoso dell'acqua, ma non è il fiume che guardate.
Di fronte a voi, immerso nella boscaglia, sulla riva destra del torrente, tutto in pietra e ricoperto di edera, appare, a chi lo visita, a metà strada tra il maledetto e il fatato. Lui è Ca' Scapini. Il paese senza tempo, in cui il tempo si è fermato. Il paese rimasto com'era e dov'era come per un'assurda magia. Ca' Scapini, il paese dei bambini perduti.
Insomma, se non fosse che nelle case dai tetti sventrati hanno iniziato a crescere gli alberi, sembrerebbe proprio che l'intero paese si sia messo in stand-by, in attesa di qualcosa. In altre abitazioni ci sono perfino i contenitori in vetro che servivano per costruire le damigiane, abbandonati, intatti, tra le macerie.
Cosa ha causato questo "svuotamento" improvviso del paese?
Un’altra storia vuole che il paese si fosse trovato sulla linea gotica di difesa della seconda guerra mondiale, e che quindi sia stato abbandonato durante i bombardamenti.
Un'altra versione ancora si rifà, ma probabilmente si tratta di suggestione, al famoso e toccante film Train de vie, per cui si dice che tutti gli abitanti dle paese siano scappati proprio prima dell'arrivo delle truppe tedesche, che quindi si sarebbero trovati di fronte al paese vuoto e stranamente abbandonato.
Ma a noi piacciono le storie di fantasmi, e quindi anche questo paese fantasma nasconde la sua storia di fantasmi.
Si racconta infatti che la gente di Ca' Scapini fuggì di fretta e furia perchè il paese era maledetto: durante la notte, infatti, si udivano grida e lamenti strazianti di numerosi, ma invisibili, bambini.
Chi udì i gemiti, che si sentivano nel cuore della notte, racconta appunto di pianti strazianti e terribili. Si racconta anche che numerose persone abbiano osato dormire nelle vicinanze in tenda, per sfidare la "maledizione" del paese, ma poi nel cuore della notte tutti si siano svegliati di soprassalto, udendo grida e il pianto disperato di molti bambini.
Ma chi sono questi bambini?
Si dice che si tratti di sette piccoli che sono stati incredibilmente dimenticati nel paese quando Ca' Scapini è stato abbandonato. Alcuni affermano che i bambini siano stati lasciati lì perchè orfani e senza nessuno che potesse occuparsi di loro. Altri invece dicono che i piccoli fossero gravemente malati e quindi già con il destino segnato. Non si sa come sia potuto succedere una cosa del genere, e soprattutto non si sa se la storia sia vera oppure no, ma tra i più anziani il paese è famoso come il paese dei bambini perduti, o come il paese dei bambini che piangono.
Un'altra versione, infine, riferisce non di bambini in carne e ossa, ma... di fantasmi di sette bambini, morti nel villaggio di Ca' Scapini e che, affezionati al luogo, non abbiano più voluto lasciarlo.
Verità o fantasia? Come al solito, con queste storie il confine tra reale, leggenda e mistero è così sottile da essere indistinguibile. Resta comunque una bella leggenda, che ho voluto riproporre, aggiungendo come conclusione una postilla.
E da allora, i bambini perduti di Ca' Scapini tacciono. Non riconoscono più il loro amato paese, e non lo rimpiangono più.
Le foto che vedete in questo articolo sono tratte da: valcenoweb, valtaro, esvaso