Magazine Diario personale

Il Paese dei NOTUTTO.

Creato il 03 marzo 2012 da Cristiana

“L’attivismo della politica locale e delle amministrazioni pubbliche, emerso nel 2011, è un segnale inequivocabile della rinnovata centralità dei territori”, sottolinea Beulcke. “Una centralità – osserva – che crediamo debba evolvere nella direzione indicata dall’esperienza delle Smart City europee e italiane: città come snodi di sostenibilità e innovazione, fondati su una reale condivisione delle scelte con i cittadini. Attraverso la diffusione di processi che consentano di abbandonare la strumentalizzazione politica delle legittime preoccupazioni della cittadinanza a favore di un autentico percorso di partecipazione, che riteniamo rappresenti il più efficace ‘antidoto’ contro la sindrome Nimby”.

Qui per leggere il resto dello studio dell’Osservatorio Nimby e per vedere dove e a cosa, localmente, si sta dicendo no.

Io penso che molti politici locali privi del legame strategico con le istituzioni superiori spesso cavalchino i “no” solo per consenso e per paura di subire sconfitte elettorali. L’Italia ha da sempre due grandi questioni che secondo me sono la fonte di tutti questi no: un pessimo rapporto con lo Stato e una propensione al localismo che si spinge oltre la dimensione comunale e a volte si richiude nella dimensione familiare; in secondo luogo una sfiducia abissale nei confronti della politica, della sua capacita’ di fare cose per il bene comune e non per i propri interessi. Due cose che sono, a ben guardare, quasi la stessa cosa.

Non a caso ieri Monti ha sciorinato i numeri della Tav comprendendo anche il numero di volte che l’Osservatorio si era riunito e i cambiamenti avvenuti al tracciato.


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